Torre del Greco, palestre e impianti out: sport minori a rischio

Torre del Greco, palestre e impianti out: sport minori a rischio
di Francesca Mari
Sabato 19 Settembre 2020, 09:59 - Ultimo agg. 11:00
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Tempi duri per lo sport al tempo di Covid. Non solo il calvario per lo stadio e il rischio per la Turris di non poter giocare la serie C al Liguori, ma tante difficoltà anche per gli altri sport. E se il Comune annuncia il completamento dell'iter per l'agibilità del complesso La Salle per la settimana prossima, con la speranza che quanto prima le società sportive potranno tornare ad allenarsi, resta l'incognita sull'utilizzo delle palestre scolastiche.

Nel caos della riapertura delle scuole, in affanno per la mancanza di spazi e aule idonee al distanziamento sociale, rischia di rimetterci lo sport. Non che in era pre-Covid la situazione fosse rosea in una città in cui manca un palazzetto dello sport e in cui la tensostruttura «La Salle» deve fare sempre i conti con problemi di inagibilità e adeguamento. Ma oggi la situazione è più critica perché le palestre scolastiche di pertinenza comunale, prima utilizzate dalle società dilettantistiche, sono out da marzo scorso e le squadre fremono per ricominciare gli allenamenti.

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Pallavolo, basket, pallamano, tennis tavolo (discipline che a Torre del Greco vantano numerose eccellenze) potevano utilizzare le palestre scolastiche delle scuole di primo grado e di alcune scuole superiori. Prima fra tutte la palestra super-moderna del liceo scientifico «Nobel», e poi la palestra della «Di Sauro-Morelli», esterna alla scuola, o della «Angioletti», super attrezzata. Adesso, non solo queste aree sono out dalla pandemia, ma non è chiaro quando potranno tornare ad essere utilizzate dalle società perché il Comune intende prima far ripartire le scuole e valutare se alla mancanza di aule si possa ovviare proprio con l'uso di palestre. Una possibilità che lo stesso ministro per le Politiche giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora non esclude ma a patto che non si penalizzi l'attività sportiva. «Molti sono preoccupati dal fatto - ha dichiarato più volte Spadafora - che è stato detto che anche la palestre potranno essere utilizzate come aule. È ovvio che dobbiamo contemplare entrambe le cose: utilizzare questi spazi per aiutare il ritorno a scuola senza però sottrarli all'attività sportiva. Stiamo cercando le modalità più adatte».

«Non possiamo ancora affidare le palestre scolastiche alle società - dice Gennaro Granato, assessore allo Sport - prima del rientro dei ragazzi a scuola. Bisogna aspettare il primo ottobre e sondare l'accesso alle aule in sicurezza. Se non ci saranno spazi adatti si dovrà virare su alcune palestre. La voglia di sport è tanta e presto risponderemo alle esigenze di tutte le società, ma per ora la priorità è il ritorno in sicurezza dei ragazzi in classe». Palestre chiuse, quindi, fino a data da destinarsi.
 

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Ma una buona notizia l'ha data ieri il presidente del consiglio comunale Gaetano Frulio: il complesso La Salle riceverà il certificato di agibilità e le società potranno tornare a svolgervi attività sportiva. «Entro la settimana prossima - dice Frulio - il dirigente del settore, l'architetto Giuseppe D'Angelo, terminerà l'iter per il certificato di agibilità dell'impianto. Si tratta di piccoli lavoretti di manutenzione che renderanno agibile il complesso e in tempi brevi le società torneranno ad allenarsi. Certo, sulla tensostruttura dovranno far leva tutte le attività sportive perché per le palestre scolastiche vogliamo aspettare la riapertura delle scuole. Tutto ciò che non dovrà essere utilizzato per le attività didattiche sarà concesso alle società sportive nel rispetto dei protocolli che risultano gravosi». La tensostruttura, però, ha bisogno da anni di un rifacimento che riguarda bagni, spogliatoi e esterni. «Abbiamo ottenuto dai Pics - aggiunge Granato - un milione e 200mila euro per il miglioramento delle palestre e della tensostruttura. Ma Covid e mancanza di autorizzazioni della soprintendenza hanno bloccato tutto».
 

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