Napoli, l'odissea dei pendolari per trovare un biglietto: «Tabaccherie ed edicole completamente sforniti»

Napoli, l'odissea dei pendolari per trovare un biglietto: «Tabaccherie ed edicole completamente sforniti»
di Antonio Folle
Mercoledì 9 Dicembre 2020, 17:52 - Ultimo agg. 18:48
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Da oltre dieci giorni per gli utenti del trasporto pubblico in Campania l'acquisto di un biglietto o un abbonamento si è trasformato in una vera e propria odissea. Reperire i titoli di viaggio nei bar e nelle tabaccherie che non ne avevano fatto un'ampia scorta in precedenza è pressochè impossibile. Così i pendolari sono costretti a lunghissimi giri per l'acquisto dei biglietti che, con ogni probabilità, saranno introvabili per tutto il mese di dicembre.

La problematica della carenza dei biglietti nei punti vendita viene da lontano ed è una diretta conseguenza della spinosa vertenza che vede contrapposti i 130 lavoratori del consorzio Giraservice - il consorzio che da 25 anni si occupa della distribuzione dei titoli di viaggio nei punti vendita - e la regione Campania. Lo scorso novembre i rappresentanti del consorzio, hanno chiesto ed ottenuto un incontro con l'assessore al Lavoro della Regione Antonio Marchiello, chiedendo l'apertura di un tavolo di crisi aziendale. Una crisi, quella del consorzio Giraservice, che va avanti da almeno dieci anni e che ha portato a diversi ridimensionamenti dell'azienda. 

Già la scorsa primavera, nell'immediata fase di sblockdown, i cittadini di Napoli e della Campania lamentarono difficoltà nel procurarsi i titoli di viaggio.

Sembra, infatti, che con la lenta estromissione del consorzio Giraservice - obbiettivo della Regione è internalizzare completamente il servizio di distribuzione dei titoli di viaggio - il consorzio Unicocampania si stia occupando direttamente della distribuzione dei ticket nelle innumerevoli edicole, tabaccherie e infopoint dedicati alla vendita. L'attuale difficoltà di reperire i biglietti per i cittadini sarebbe figlia della disorganizzazione di Unicocampania, ancora non in grado di gestire un servizio così complesso e delicato.

La politica, ovviamente, non sta a guardare. Il presidente della Commissione Trasporti del Comune di Napoli Nino Simeone ha inviato una dura nota al vice sindaco Enrico Panini e al managemente di Unicocampania denunciando una situazione che penalizza oltremodo i cittadini partenopei. «La mancanza di titoli di viaggio - si legge nella nota di Nino Simeone - abbinata alla riduzione delle corse che l'Anm ha dovuto mettere in campo, non faranno altro che acuire ancor di più la grave crisi finanziaria ed economica che sta affrontando la nostra partecipata. Senza contare - prosegue Simeone - il grave disagio arrecato ai viaggiatori che, pur volendo, non riescono ad acquistare il suddetto ticket». 

La lenta transizione tra la biglietteria cartacea, che comunque non potrà essere abolita del tutto, e il titolo di viaggio in formato elettronico - una soluzione economica ma non ancora alla portata di tutte le fasce di utenza - è solo uno dei tanti problemi che affliggono il trasporto pubblico partenopeo. In molti moderni stati europei ed extraeuropei il biglietto elettronico è una realtà già da molti anni, a Napoli e in Campania - ma più in generale in tutta Italia - ci si sta muovendo con colpevole ritardo. A tenere banco, oltre alle già citate difficoltà dei cittadini ad acquistare titoli di viaggio, è il futuro dei 130 lavoratori del consorzio Giraservice che rischiano di rimanere appiedati, al pari dei napoletani.

«Dal nostro punto di vista - afferma Antonio Di Gennaro di Assoutenti - e lo diciamo da anni, basterebbe un accordo tra gli enti istituzionali preposti e le aziende per produrre e mettere in vendita, ciuscuna di esse, i titoli di viaggio secondo quanto deciso dagli enti, facendo anche a meno del consorzio attualmente esistente solo per produrre e distribuire titoli di viaggio in Campania. D'altra parte - prosegue Di Gennaro - da tempo riteniamo che andrebbero realizzate, cosa tra l'altro già prevista, le gare di Bacino Provinciale da affidare a terzi, pubblici o privati che siano, per la gestione dei Servizi». 

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