Traffico, la fuga dei vigili a Napoli: nei festivi boom di malati

A Capodanno il record di “furbetti”: tra certificati e permessi assenti in 100

Vigili in azione a Napoli
Vigili in azione a Napoli
di Gennaro Di Biase
Sabato 7 Gennaio 2023, 23:55 - Ultimo agg. 9 Gennaio, 07:06
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Le strade di Napoli, in queste festività e all’alba del 2023, sono di chi se le prende. La viabilità è senza regole, asfissiata dal traffico, dall’assenza di norme e dalla sistematica penuria di controlli. Pochissimi i vigili urbani disponibili, nelle settimane appena alle spalle, condite oltretutto da eventi tanto importanti quanto impegnativi - come la Notte Bianca alla Sanità, il concerto di Capodanno al Plebiscito e il ritorno del Villaggio dell’Epifania con Valentina Stella a piazza Mercato. Cerchiamo di individuare cause e numeri della “circolazione selvaggia” made in Naples. E anticipiamo subito che si tratta di uno stato di cose destinato a durare fino alle soglie della primavera, quando potranno essere messi in campo i 250 vigili urbani che verranno assunti a tempo indeterminato a conclusione del concorsone.

Incroci intasati da lamiere senza nemmeno un vigile a presidiarli, anarchia totale da piazza Dante a via Marina, dalla stazione al Vomero, passando per il lungomare e Chiaia. Nella notte della Befana, oltre due ore di coda per arrivare da piazza Garibaldi al lungomare, come dai Colli Aminei a via Pessina. Più che spostamenti intra-cittadini, parliamo di tempi viaggio. Mini-traversate, che si concludono inoltre con una penuria cronica di parcheggi (quelli privati, arrivano ormai fino a 6 euro all’ora in zona Chiaia). Una debacle della circolazione da record, proprio come l’afflusso turistico che ha congestionato - e continua a congestionare - le vie dello shopping (dove sono appena partiti i saldi). Napoli, in sostanza, è al bivio tra turismo e vivibilità, tra l’essere la grande capitale dell’accoglienza e una metropoli in cui la qualità dei servizi stenta a decollare.

C’è anche un terzo record, senza dubbio peggiore dei precedenti: a causa dell’assoluta latitanza di controlli, i parcheggiatori abusivi in queste festività hanno fatto affari da capogiro, occupando ogni fetta di strada o marciapiede. Sulle strisce blu o in divieto di sosta, dalla Sanità ai Decumani, dai dintorni del Mann a via Broggia, dove bisogna attendere l’ok dell’abusivo per poter passare l’incrocio. Tanti eventi e pochi agenti. La città anarchica e la città che prova a diventare epicentro dell’offerta culturale del sud Europa si stanno combattendo, insomma, in un duello senza esclusione di colpi. 

I dati degli agenti della Polizia municipale al lavoro in queste settimane - cioè pochissimi - sono la fotografia precisa della crisi nella mobilità cittadina. Sono 1200 in totale i vigili urbani a Napoli, erano 2300 nel 2011, quando fu dichiarato il predissesto di Palazzo San Giacomo e subentrò il relativo blocco delle assunzioni.

Di questi, in virtù di un accordo sindacale preso negli ormai lontanissimi anni Ottanta, solo un quarto lavora nei giorni festivi e di domenica. Parliamo, in sostanza, di 300 vigili urbani. Numero che, però, vale solo sulla carta. 

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Sono state circa 100 - solo a Capodanno - le richieste di permessi del personale della polizia municipale arrivate tra 104, certificati medici e altre tipologie di esenzioni (secondo le modalità previste dalla legge). In pratica, all’Epifania - con il concerto di Valentina Stella a piazza Mercato e la Notte Bianca alla Sanità - c’erano 220 vigili al lavoro in tutta la città. Numero da suddividere ulteriormente su tre turni (mattina, pomeriggio e sera). In altre parole, gli agenti in strada di sera erano - e sono - 73, in una metropoli da oltre un milione di auto e abitanti effettivi. Non è tutto: 164 vigili usufruiscono della 104 (che dà diritto a varie limitazioni di impiego, tra cui l’impossibilità di lavorare oltre le 22 e la richiesta di 3 giorni al mese, domeniche comprese). Altri 80 sono fruitori della legge 53 (che prevede congedi per motivi legati a patologie familiari).

Altri 30 godono della tutela per i permessi studio. 130 poliziotti municipali, infine, sono idonei solo ai servizi interni: non possono mai essere messi su strada. L’età media del corpo dei vigili urbani di Napoli ha tra i cinquanta e i sessant’anni anni. In quest’ottica, diventa essenziale l’assunzione di personale più giovane. Duecentocinquanta nuovi agenti potranno essere messi in campo a partire dal bimestre marzo-aprile - spiegano dalla giunta di Palazzo San Giacomo. Solo così Napoli potrà continuare a puntare su un ricco calendario di eventi senza smarrire del tutto la strada della vivibilità.

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