Napoli: Maria Paola morta perché amava un trans, il fratello ora è accusato di omicidio volontario

Napoli: Maria Paola morta perché amava un trans, il fratello ora è accusato di omicidio volontario
Venerdì 29 Gennaio 2021, 15:36 - Ultimo agg. 30 Gennaio, 08:11
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La Procura della Repubblica di Nola ha contestato l'omicidio aggravato al 31enne Michele Antonio Gaglione, accusato di aver provocato nella notte tra l'11 e il 12 settembre scorsi, ad Acerra, nel Napoletano, la morte della sorella Maria Paola, 20 anni, facendola cadere a terra mentre era a bordo di uno scooter con il compagno transgender. L'ufficio inquirente ha formulato la nuova e più grave ipotesi di reato - Gaglione era stato indagato sin da subito per omicidio preterintenzionale - nell'avviso di chiusura indagini emesso qualche giorno fa; i pm hanno chiesto anche un'ulteriore misura cautelare per Gaglione - che è in carcere dal momento del fatto - ma il Gip di Nola ha respinto l'istanza. In dibattimento il 31enne - difeso da Giovanni Cantelli e Domenico Paolella - dovrà quindi difendersi dalla grave accusa di omicidio volontario. 

 

Gaglione, sposato con figli, risiede con la famiglia al Parco Verde di Caivano, complesso residenziale noto come base di spaccio e teatro in passato di drammatici episodi di pedofilia. È in tale degradato contesto che è maturata la relazione tra la giovanissima Maria Paola e il trans Ciro, con la famiglia della ragazza che non ha mai accettato il rapporto, tanto che la coppia si era trasferita a vivere ad Acerra.

Anche Michele, fratello di Maria Paola, non accettava quella relazione, e ai carabinieri ha riferito di voler solo dare «una lezione» alla sorella. Secondo gli inquirenti, quella sera dell'11 settembre, Gaglione avrebbe inseguito per le strade di Acerra, con il proprio scooter, quello sul quale viaggiavano la sorella e Ciro, dando più volte loro calci e spintoni, fino a quando la coppia perse il controllo del mezzo finendo in un campo ai margini della strada (via degli Etruschi); Maria Paola cadde violentemente su un tubo per l'irrigazione, che le tranciò, mentre Ciro fu più fortunato e riportò lievi lesioni. Gaglione, ha sempre detto che non era sua intenzione uccidere la sorella, ma di aver solo cercato di parlare con lei per chiarire la situazione. 

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