Trasporti in Campania, fondi per comprare 145 bus. E per la Circum ancora ritardi

Trasporti in Campania, fondi per comprare 145 bus. E per la Circum ancora ritardi
di Valentino Di Giacomo, Francesco Gravetti
Mercoledì 3 Agosto 2022, 23:45 - Ultimo agg. 4 Agosto, 15:01
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Nel lungo periodo la Campania può vedere rosa sul fronte dei trasporti, i problemi sono nell’immediato per un territorio che non riesce a soddisfare completamente né i residenti e neppure i tantissimi turisti che stanno affollando la Regione con arrivi record. Ieri altri ritardi e disservizi causati dalla Circumvesuviana con cittadini e visitatori stranieri costretti alle solite attese, stavolta la tratta interessata non è stata quella che porta verso la Penisola sorrentina, ma quella di Ottaviano. Ieri, almeno, la Regione Campania ha stanziato altri 51 milioni di euro per l’acquisto di nuovi 145 autobus ecologici. Il provvedimento è arrivato nella riunione che si è tenuta ieri mattina in Giunta regionale: accettata l’ammissibilità del finanziamento – che sarà effettuato con fondi Pon – per l’acquisto di 145 nuovi autobus da assegnare alle aziende del trasporto pubblico locale. La maggior parte dei mezzi sarà destinato per le aree interne, con il Beneventano che ne beneficerà particolarmente.

L’approvazione dell’ammissibilità dei fondi Pon è però soltanto il primo passo per vedere sulle strade campane mezzi più moderni ed efficienti. Il prossimo passo sarà commissionare a Consip l’acquisto dei nuovi mezzi - che dovranno avere le specifiche tecniche richieste per i servizi da effettuare - oppure far partire dei bandi di gara per l’acquisto dei nuovi autobus. L’operazione, graduale, si concluderà con la fine del prossimo anno, entro dicembre 2023. La Giunta ieri non ha approvato soltanto il rafforzamento del trasporto pubblico locale, ma anche diversi altri provvedimenti. Tra questi quello che riguarda il Fortore, nella provincia di Benevento, individuato come nuova “area interna”, quelle maggiormente interessate per gli investimenti sui trasporti varati ieri. A margine la Regione si è interessata anche per approvare uno schema di accordo per la cybersecurity in Campania da stipularsi con l’Università degli Studi di Salerno. Un accordo che «prevede la costituzione di un osservatorio che ha la finalità di individuare i livelli di vulnerabilità dei sistemi al livello regionale, oltre a sensibilizzare la collettività sui temi della cybersecurity».

Intanto, mentre la Regione ha provato a pianificare il futuro, anche ieri ritardi e soppressioni per la Circumvesuviana: questa volta la linea per Sorrento non ha fatto registrare problemi, mentre l’avaria di un convoglio all’altezza della stazione di San Leonardo, territorio di Ottaviano, ha fatto accumulare un ritardo di trenta minuti.

Ed è proprio la linea della Circumvesuviana il nuovo fronte della protesta per le prossime settimane. In vistà c’è il possibile braccio di ferro tra Eav e sindacati: il pomo della discordia riguarda quello della manutenzione. Dopo il tentativo di aumentare la produttività dei macchinisti, che ha generato il caos dell’estate con il rifiuto dello straordinario e il conseguente taglio delle corse, ora l’azienda vorrebbe modificare anche i turni e gli orari degli addetti alla manutenzione ordinaria. La normativa vigente dice che i lavori possono essere fatti soltanto di notte, quando i treni non passano. Attualmente gli operai lavorano una sola notte a settimana: Eav vorrebbe passare a tre notti a settimana e ha proposto ai sindacati un accordo – ponte, in attesa di definire gli orari, i costi per il personale e i turni. Tutte le sigle sindacali, però, si sono rifiutate di sottoscrivere l’accordo ed hanno avviato la procedura di raffreddamento, propedeutica ad un possibile sciopero. Dopo la protesta dei macchinisti, dunque, che di fatto ha bloccato la Circumvesuviana in estate, ora preoccupa il mal di pancia degli addetti alla manutenzione: una nuova vertenza porterebbe ad un autunno caldo, peraltro in un periodo in cui i pendolari e gli studenti tornano a prendere il treno e ad affollare le stazioni. Già a settembre è prevista una manifestazione dei comitati dei pendolari e uno sciopero del sindacato autonomo Orsa.

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