Roghi tossici a Caivano, esposto in Procura per chiedere lo sgombero del campo rom

Roghi tossici a Caivano, esposto in Procura per chiedere lo sgombero del campo rom
di Rosaria Rocca
Giovedì 4 Agosto 2022, 16:05
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Chiesto lo sgombero immediato del campo rom in via Cinquevie a Caivano. L’esposto è stato depositato questa mattina all'attenzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord. Il documento porta la firma di quattro liste civiche: Caivano per Tutti, Caivano Conta, Caivano Oltre e La Svolta.

Il fenomeno dei roghi tossici, particolarmente sentito durante il periodo estivo, ha smosso ancora una volta gli animi: «Crediamo che per risolvere un problema, il primo passo da fare è avere il coraggio di chiamarlo per nome e di denunciarlo, per poi vederlo condannare.

La popolazione residente nel campo nomadi di Via Cinquevie in Caivano, che si compone in larga parte anche di minori, anziani ed invalidi, è dedita, come noto, alla raccolta e allo smaltimento illecito mediante la combustione di rifiuti speciali e pericolosi. Tale prassi, eseguita a ridosso del Campo, è finalizzata, principalmente, all’estrazione e successiva rivendita delle materie prime provenienti dai materiali dati alle fiamme (ad es. elettrodomestici, pneumatici, cavi elettrici, automobili etc.). La condotta descritta, costante negli anni, pare essere la prevalente, se non l’unica, fonte di reddito di tali popolazioni nomadi presenti nel campo di Via Cinquevie».

La situazione allarmante va a ripercuotersi sui residenti: «Oltre che incidere sulla popolazione nomade del campo citato, si estende a gran parte dei cittadini del comune di Caivano, costretti a respirare, quotidianamente, i fumi tossici». 

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Il sindaco Enzo Falco ritiene sia necessario un lavoro specifico: «C’è un interlocuzione già aperta. Il punto non è lo sgombero ma dividere la parte buona di questo campo con quella che non è coerente con i programmi di integrazione, che abbiamo sempre messo in campo. Abbiamo presentato un progetto su Villa Moccia, che è contigua al campo rom, per la possibilità di un impianto di riuso». 

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