Napoli, trova il seggio chiuso e gira tutto il centro storico prima di votare: «Una falla istituzionale che ci ha messo tutti in difficoltà»

Napoli, trova il seggio chiuso e gira tutto il centro storico prima di votare: «Una falla istituzionale che ci ha messo tutti in difficoltà»
di Oscar De Simone
Lunedì 21 Settembre 2020, 16:49 - Ultimo agg. 18:12
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Vota dopo un giorno di ricerca e dopo aver vagato per il centro storico alla ricerca del suo “seggio perduto”. La storia di Claudia, guida turistica e cittadina attenta al proprio dovere di elettrice, inizia ieri mattina prima di andare a lavoro. Quando, dopo essere arrivata all'esterno della scuola Duca d'Aosta in via Flavio Gioia nel quartiere porto, la trova chiusa e senza alcun cartello informativo. Da li, la decisione di rimandare ad oggi il voto attribuendo il disguido alla mancanza di presidenti di seggio. Ma a quanto pare non è stato così. Nessuno sa il perchè di questo impedimento e neanche gli agenti della polizia locale a cui Claudia, decidi di rivolgersi questa mattina. Un vero problema che si risolve solo dopo ricerche, richieste ed indicazioni sbagliate.
 

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«Dopo essermi accorta dell'impossibilità di votare al mio solito seggio – afferma – ho deciso di guardare su internet. Sul sito del comune di Napoli, ho scoperto che non c'erano avvisi o indicazioni di variazione della sezione elettorale. Per questo motivo, da via Flavio Gioia, ho raggiunto Piazza Municipio per chiedere spiegazioni ai vigili. In quel momento mi sono resa conto di non essere la sola ad avere questo problema e che già altri cittadini, erano andati a chiedere dove votare. Gli agenti allora, mi hanno indicato di rivolgermi alla sede più vicina che si trovava in piazzetta Montecalvario e solo allora ho scoperto – grazie ad un presidente molto attento – di dover andare a votare in Piazza del Gesù».
 
 

Un vero calvario quello che ha dovuto vivere Claudia che solo grazie alla sua costanza e determinazione ha superato. «Io ce l'ho fatta ad esercitare il mio diritto di voto, ma penso a tutte quelle persone anziane che non hanno potuto farlo. Non è corretto trattare così i propri cittadini che anche attraverso internet non hanno trovato risposte al problema. Una vera falla istituzionale che ci ha messo tutti in grossa difficoltà».

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