Truffe green pass, soldi in cambio di falsi certificati: indagato anche un fisioterapista napoletano

Truffe green pass, soldi in cambio di falsi certificati: indagato anche un fisioterapista napoletano
Giovedì 7 Aprile 2022, 15:27
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Nelle province di Rimini, Ravenna, Pesaro-Urbino e Napoli i militari del nucleo antisofisticazioni di Bologna, coadiuvati dai Nas di Parma, Napoli e dai carabinieri dei rispettivi comandi provinciali, hanno dato esecuzione a un'ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Rimini, di applicazione di 10 misure cautelari, di cui 1 agli arresti domiciliari, 2 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria e 7 interdittive del divieto di esercizio della professione sanitaria, per i reati di corruzione e falso ideologico.

L'indagine, avviata a ottobre 2021 dai carabinieri del Nas di Bologna e coordinata dalla Procura di Rimini, è scaturita da una segnalazione dell'Ausl di Rimini da cui emergevano anomalie sul conto di un medico di medicina generale vaccinatore, operante nella provincia. Gli approfondimenti e le articolate attività investigative hanno permesso di evidenziare gravi indizi di colpevolezza a carico di un dentista e medico convenzionato con l'Ausl della Romagna il quale, avvalendosi dell'intermediazione di due persone di fiducia (con il ruolo di procacciare soggetti interessati), si faceva consegnare 250 euro per ogni falsa attestazione della somministrazione del vaccino anti covid mediante inserimento dei dati nella piattaforma informativa vaccinale regionale, in realtà mai avvenuta, in favore di numerosi pazienti (tra assistiti e non, alcuni dei quali provenienti anche da fuori regione) per fare ottenere il green pass.

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L'obbligo di presentazione alla p.g. stato previsto nei confronti del complice e della compagna di quest'ultimo,che, oltre a reclutare pazienti interessati al falso certificato verde riscuotevano da questi le somme di denaro pattuite con il medico; le 7 misure interdittive della sospensione dall'esercizio della professione medica sono state emesse nei confronti di altrettanti sanitari che si sono rivolti al professionista per ottenere il falso « green pass».

I militari, nel corso delle operazioni, hanno eseguito le perquisizioni delle abitazioni dei soggetti destinatari delle misure cautelari e degli ambulatori ove il medico esercitava la propria attività. 25 le persone complessivamente indagate in concorso con il sanitario, a cui è stato sequestrato il Green Pass.

Oltre al medico di base di Rimini, con studio a Cattolica, finito ai domiciliari, gli altri sette professionisti indagati per il reato di falso in atto pubblico e per l'induzione in errore dell'azienda sanitaria, sono due farmacisti e un ortottista di Rimini, una ginecologa, uno psicologo e un fisioterapista di Faenza e un fisioterapista
della provincia di Napoli
.In totale gli indagati sono 28. Mentre gli attestati Green pass sospetti sono 224, di questi 107 sarebbero stati rilasciati dal medico di base a pazienti residenti fuori provincia.

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