Si chiude con l’assoluzione per prescrizione la vicenda delle presunte truffe dei loculi al cimitero di Casoria-Casavatore ed Arzano. Il Consorzio, però, è deciso ad andare avanti con l’azione civile facendo fronte comune con i cittadini. Delusione ed amarezza si sono diffusi nei tre Comuni dopo la decisione del Tribunale di Napoli, XI sezione penale.
Come si legge nella sentenza: «Appare dunque evidente che tutti i reati di truffa commessi dal maggio 2012 e fino al 28 febbraio 2013, contestati ai capi dal n. 31 al 54, dal 67 al 70 e ai nn. 103, 104, 105, 106, 107 e 108 del decreto n. 10108/13, sono ormai estinti perché maturati i termini massimi di prescrizione (pari ad anni sette e mesi sei), anche considerata la sospensione di anni uno, mesi tre e gg. 14». A rispondere dell’accusa erano tre soggetti: un dipendente della Regione Campania, un’addetta alle pratiche cimiteriali relative ai loculi siti nella cappella Omaggio alla vita e un dipendente del Consorzio.
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Sebbene sia chiusa la vicenda penale, il Consorzio sembrerebbe pronto alla citazione in sede civile per i danni d’immagine. La questione potrebbe essere affrontata già nella prossima seduta del Consiglio.