Truffe da Napoli a Genova: 59 arresti in tutta Italia, sequestrati tre milioni di euro

Truffe da Napoli a Genova: 59 arresti in tutta Italia, sequestrati tre milioni di euro
Lunedì 9 Maggio 2022, 09:33 - Ultimo agg. 15:00
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Maxi blitz in tutta Italia dei carabinieri del comando provinciale di Genova che, delegati dalla Procura di Napoli, stanno eseguendo in tutta Italia un'ordinanza di custodia cautelare - 46 in carcere e 13 agli arresti domiciliari - nei confronti di 59 indagati, appartenenti a tre diversi sodalizi criminali.

Gli inquirenti contestano, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe, falsificazione assegni, riciclaggio. Sono 70 le truffe finora accertate, per un profitto illecito complessivo di circa un milione e mezzo di euro. 

Contestualmente è in corso anche un sequestro di beni a società per circa tre milioni di euro.

Le tre associazioni a delinquere avevano tutte base logistica a Napoli.

La prima, con ramificazioni in Lombardia e Friuli, agiva nell'ambito delle compravendite online di autovetture di lusso utilizzando assegni circolari falsi emessi da un inesistente ufficio postale, con tanto di fittizie pagine web. I truffatori si proponevano anche come sedicenti venditori di veicoli, utilizzando immagini del mezzo e documenti di circolazione inviati su Whatsapp alle vittime. 

La seconda associazione utilizzava le stesse modalità di truffa, ma con assegni falsi emessi da istituti bancari realmente esistenti. Il sodalizio era specializzato nella compravendita online di beni di lusso, fra cui orologi, autovetture e pregiati prodotti alimentari. Per completare le truffe, gli indagati facevanno affidamento su un complice che sfruttava le competenze professionali acquisite in venti anni di lavoro presso come tecnico alle dipendenze della società Sip

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La terza, infine, è risultata coinvolta nell'importazione dall'est Europa di olio industriale utilizzando false bolle di trasporto. L'olio, stoccato in un deposito nel Salernitano, veniva illecitamente miscelato con il gasolio allo scopo di allungarne la quantità per incrementare i ricavi. Il tutto veniva poi erogato al dettaglio presso nove impianti situati tra le province di Napoli e Salerno

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