Quanto vale la salute dei napoletani, se nessuno controlla che i divieti di balneazione siano rispettati. Non solo a Posillipo, dopo gli ultimi dati sulla qualità delle acque dell'Arpac. Da Bagnoli a Coroglio, la violazione è la regola: giovani e anziani continuano a tuffarsi, nonostante i cartelli sui pericoli esposti da tempo (da tanto tempo...). Nuotano e prendono il sole anche sulle spiagge mai bonificate, quelle contaminate dagli idrocarburi policiclici aromatici, che possono causare il cancro; mentre il lido comunale, da poco riaperto nel quartiere, resta vuoto: è frequentato solo da un gruppetto di anziani.
All'area si accede da piazzetta Bagnoli, superando un cancello accanto al "Bitrò" da poco inaugurato, ed è desolata, anche se attrezzata con piattaforme di legno, bagni e docce funzionanti e gratuiti, ripristinati con fatica dopo l'assalto dei vandali. All'interno ci sono mappe che riepilogano le norme anti-Covid, pubblicizzano la raccolta differenziata (anche se mancano ancora i bidoncini per la plastica e gli altri materiali) e indicano come disporre gli ombrelloni. Di sdraio e lettini, però, nemmeno l'ombra: ognuno è chiamato a portarli da casa. E qui, in uno dei pochi spazi non a pagamento in città, a costo zero per l'elioterapia, famiglie e coppie non arrivano.