Turismo, autunno record a Napoli; assalto a B&b e alberghi: «Va meglio del pre-Covid»

Turismo, autunno record a Napoli; assalto a B&b e alberghi: «Va meglio del pre-Covid»
di Gennaro Di Biase
Giovedì 29 Settembre 2022, 08:25 - Ultimo agg. 30 Settembre, 09:33
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Meglio del pre-Covid. Questo agli sgoccioli è stato un settembre di boom turistico così intenso, nei numeri, da «sorprendere in positivo» gli stessi imprenditori. Il coro, quasi in corrispondenza con la giornata mondiale del turismo dell’altro ieri, è unanime, dall’Unione Industriali a Federalberghi, passando per Abbac: il trend di flussi e occupazione camere del mese in corso non solo segna una netta ripresa rispetto all’ultimo biennio di pandemia e restrizioni, ma supera addirittura del 5/10 per cento l’anno d’oro delle visite all’ombra del Vesuvio: il 2019. In prospettiva, sono già sold out alberghi e b&b per il ponte di Ognissanti. Bene ottobre grazie anche al torneo di tennis Atp in villa comunale e al Campania libri festival che però si concluderà il 2. Ma in tempi di guerra e crisi energetica, all’orizzonte per le aziende c’è anche qualche nube: su tutte, le agitazioni nelle compagnie di volo low cost (il 30 settembre scadranno gli accordi stagionali per alcune rotte nello scalo partenopeo) e il carovita. È proprio in questo senso che Gianna Mazzarella, presidente della sezione Turismo dell’Unione Industriali di Napoli, chiede a Giorgia Meloni di «mantenere la promessa sull’abbattimento dei costi dalle bollette». 

Una crescita che, secondo l’Unione Industriali, si attesta tra l’8 e il 10 per cento, se si considera il quadrimestre maggio-settembre di 3 anni fa. Dato in linea con quello di Federalberghi: nel 2019 l’occupazione di camere a settembre era all’80%. Quest’anno siamo all’85% (contro il 78% dell’anno scorso). Numeri, insomma, che mostrano l’incremento della ripresa anche rispetto ad agosto quando le prenotazioni erano di due punti percentuali in meno rispetto allo stesso mese del 2021 (81% contro 83%, mentre l’occupazione camere del mese di agosto del 2020, nella fase post-lockdown, era appena al 48%). Da Abbac, associazione di categoria di b&b e affittacamere, si parla del 70% di presenze per il mese in corso. Oltre il 10% in più rispetto al ‘21. «È stato un ottimo mese - spiega Mazzarella - che ha stravolto in positivo le nostre aspettative, superando addirittura il 2019. Per quanto riguarda ottobre, però, non abbiamo ancora riscontri: tutta la stagione 2022 è stata caratterizzata da prenotazioni last-minute. La Campania sta lavorando da tempo per un allungamento della stagione: città e provincia hanno tutti gli strumenti per reggere i flussi. Quanto alla scadenza delle rotte aeree, in Italia si è licenziato meno che altrove. Per questo sugli scali ci sono molti problemi, ma non possiamo intervenire direttamente. Sul caro energia chiediamo che la Meloni confermi le parole che ci ha rivolto venerdì scorso: distaccare dalle nostre bollette il costo della sperimentazione e della ricerca sull’energia per abbattere i costi del 30%». 


Altri due temi caldi, posti da Federalberghi, sono la destagionalizzazione e la richiesta di aprire ai privati nella gestione della Mostra d’Oltremare. «Stiamo proseguendo un periodo piuttosto positivo - argomenta Salvatore Naldi, presidente di Federalberghi Napoli - Il mese di novembre, dopo il weekend di Ognissanti, non è ancora sugli stessi numeri di settembre e ottobre. Tra novembre, in parte dicembre, gennaio e febbraio, bisognerà lavorare di più organizzando eventi di spessore. Dobbiamo sfruttare il clima mite che il territorio offre nei mesi invernali, per rendere Napoli una destinazione stabile. Perciò è fondamentale che le sedi congressuali, in particolare la Mostra d’Oltremare, possano lavorare a pieno regime. Le istituzioni dovrebbero permettere anche ai privati di intervenire nella gestione della Mostra, per non perdere occasioni di indotto. Serve utilizzare al meglio i fondi che arriveranno nei prossimi mesi». «Nel 2019 non c’erano il Covid e la guerra: era un mondo più spensierato - dice il presidente Abbac Agostino Ingenito - Si trovava un volo a 15 euro e lo si prenotava.

Il 30 settembre scadono alcune rotte aeree che atterrano su Napoli. E l’agitazione delle compagnie low cost inciderà non poco col prossimo sciopero del personale previsto per il primo ottobre. Il ridimensionamento dei voli riguarda tutta l’Europa. Siamo preoccupati: col carovita e il caro carburante, le compagnie low cost non riescono più a sostenere costi e dipendenti». 

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