«Durante il periodo natalizio è particolarmente interessante provare a capire cosa vede il turista quando arriva a Napoli ed entra nel centro storico: calore e colori, profumi e voglia di vivere. Tanti stereotipi che non hanno accezione negativa, anzi sono risorse per la città. In via dei Tribunali il turista vede Pulcinella, sente il profumo della pizza fritta. C'è confusione, tanta, ma dietro l'angolo ci sono gli artigiani di San Gregorio Armeno al lavoro, e chiese, tante superbe chiese da visitare, qualcuna chiusa, altre aperte al pubblico nel loro splendore come San Lorenzo Maggiore o la Chiesa del Gesù Nuovo».
Salvatore Naldi, presidente di Federalberghi Napoli, prova a immedesimarsi nel turista che arriva all'ombra del Vesuvio.
Qual è il bilancio, seppur parziale, in vista del Natale? In queste settimane si è registrato un boom come quello del 2019.
«Per fruire al meglio delle ricchezze che ho elencato, ci vogliono organizzazione, pulizia, sicurezza, trasporti efficienti. Per questo stiamo dialogando con continuità con le Istituzioni, per cercare di rendere stabili i dati positivi di quest'anno, se non addirittura migliorarli. Abbiamo ottenuto l'impegno delle istituzioni ad incontrarci periodicamente per verificare i miglioramenti che la città sta facendo nel mondo dell'accoglienza. Alcuni interventi sono già stati fatti, altri speriamo vengano attuati in tempi brevi».
A cosa si riferisce?
«In particolare, è importante, in periodi di grossa affluenza come le festività natalizie, garantire la sicurezza degli ospiti, aumentando sia i presìdi fissi di forze dell'ordine, sia i punti di pronto soccorso, magari con la presenza di ambulanze nelle strade principali».
Per migliore i servizi servono fondi, si potrebbe attingere dalla tassa di soggiorno?
«Le risorse dell'imposta di soggiorno rappresentano un'importante base economica, ad esempio, per interventi mirati per i bagni pubblici, per gli infopoint, per organizzare eventi sempre più importanti. La città sta rispondendo bene a questo periodo positivo e sta costruendo anche per il futuro. Eventi di spessore come l'Universiade o il recente torneo Atp di Tennis hanno aperto la strada ad altri eventi. Non a caso, con il restyling dello Stadio Maradona, Napoli è stata scelta come sede per il prossimo impegno della nazionale di calcio contro l'Inghilterra, ma anche per importanti concerti come quello dei Coldplay in programma a giugno che porteranno in città migliaia di turisti».
Bastano i grandi eventi a rendere Napoli una città europea?
«C'è ancora tanto da fare, soprattutto nel mondo congressuale, che rappresenta un'importante risorsa nei periodi di bassa stagione (come gennaio e febbraio). Il mondo dei convegni è una risorsa per tutta la città perché produce un indotto notevole in tante attività parallele a quella dell'ospitalità alberghiera, dalla ristorazione ai negozi al dettaglio. Un cliente congressista spende circa il triplo di un turista tradizionale. Per questo bisogna utilizzare al meglio, ad esempio, la Mostra d'Oltremare che rappresenta un volano per un'intera zona (quella di Fuorigrotta-Bagnoli-Agnano) dalle grandi potenzialità ancora inespresse, e rendere Napoli una destinazione sempre più appetibile».