La denuncia della moglie del dentista morto all'Ospedale del Mare: «Ucciso dalla superficialità, il ministro invii gli ispettori»

La denuncia della moglie del dentista morto all'Ospedale del Mare: «Ucciso dalla superficialità, il ministro invii gli ispettori»
di Nico Falco
Sabato 7 Ottobre 2017, 09:38 - Ultimo agg. 22 Marzo, 06:11
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«Sussurrava ciao con la voce rotta dal dolore che ormai da ore non gli lascia tregua». Si commuove e non riesce a trattenere le lacrime Daniela Pallone, quando ricorda quel saluto, l’ultima volta in cui ha sentito la voce del marito. È la moglie di Maurizio Busciolano, il dentista di 50 anni deceduto il 3 ottobre all’Ospedale del Mare. La coppia è sposata da 13 anni, dal loro matrimonio è nato un bambino che oggi ha 7 anni. Ed è proprio a lui, a quando dovrà spiegargli del “mal di pancia” che gli ha portato via il papà, che pensa Daniela mentre, supportata dall’avvocato Enrico Ricciuto, ripercorre quelle oltre 20 ore di agonia che si sono concluse con una telefonata in piena notte in cui l’hanno avvisata che la situazione era precipitata fino al punto di non ritorno: un arresto cardiaco improvviso, mentre stavano effettuando una Tac.

Le cartelle cliniche sono state sequestrate e la salma è attualmente al Policlinico per l’autopsia. Indagine avviata, ma per ora nessun iscritto nel registro degli indagati. Sono state ascoltate più persone, tra familiari del dentista e personale ospedaliero. Si certa di capire in quale punto l’assistenza non ha funzionato, se c’è stato un errore medico o se si è trattato di una tragedia inevitabile. Se sono stati rispettati i proticolli. Per ora agli atti, nella denuncia depositata alla caserma Raniero della Polizia di Stato, resta cristallizzata una storia su cui il legale della famiglia è intenzionato a fare chiarezza, chiedendo che il ministero della Salute invii gli ispettori nei due ospedali in cui l’uomo è stato ricoverato.

«La notte del 2 ottobre – racconta Daniela Pallone – mio marito ha cominciato ad accusare dei forti dolori addominali.
Abbiamo chiamato il 118 ed è stato trasportato al San Giovanni Bosco. Lì gli hanno fatto l’elettrocardiogramma e gli hanno somministrato dei gastroprotettori. Poi hanno effettuato le altre analisi: ecografia, radiografia e analisi del sangue. Dai risultati i medici hanno diagnosticato una forte pancreatite, aggiungendo che nella colecisti c’era un calcolo di 2,5 centimetri».


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