Le cartelle cliniche sono state sequestrate e la salma è attualmente al Policlinico per l’autopsia. Indagine avviata, ma per ora nessun iscritto nel registro degli indagati. Sono state ascoltate più persone, tra familiari del dentista e personale ospedaliero. Si certa di capire in quale punto l’assistenza non ha funzionato, se c’è stato un errore medico o se si è trattato di una tragedia inevitabile. Se sono stati rispettati i proticolli. Per ora agli atti, nella denuncia depositata alla caserma Raniero della Polizia di Stato, resta cristallizzata una storia su cui il legale della famiglia è intenzionato a fare chiarezza, chiedendo che il ministero della Salute invii gli ispettori nei due ospedali in cui l’uomo è stato ricoverato.
«La notte del 2 ottobre – racconta Daniela Pallone – mio marito ha cominciato ad accusare dei forti dolori addominali.
Abbiamo chiamato il 118 ed è stato trasportato al San Giovanni Bosco. Lì gli hanno fatto l’elettrocardiogramma e gli hanno somministrato dei gastroprotettori. Poi hanno effettuato le altre analisi: ecografia, radiografia e analisi del sangue. Dai risultati i medici hanno diagnosticato una forte pancreatite, aggiungendo che nella colecisti c’era un calcolo di 2,5 centimetri».
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