Ucciso nel campo di prigionia,
torna a casa il soldato Guadagno

Ucciso nel campo di prigionia, torna a casa il soldato Guadagno
di Patrizia Panico
Domenica 15 Ottobre 2017, 18:26
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Dal campo di prigionia tedesco a casa, a Cercola: la salma del soldato, Salvatore Guadagno, medaglia d’onore alla memoria, è rientrata nella sua città natale dopo circa 75 anni. Salvatore Guadagno, classe 1923, fu un valoroso soldato caduto, appena ventenne, durate la Seconda Guerra Mondiale. Il soldato, originario della città vesuviana, negli anni del conflitto bellico ha conosciuto gli orrori della prigionia: fu internato a Geseikierchen, nel campo di concentramento tedesco che fu succursale di Buchenwald, il campo di sterminio istituito nel '37 nell'allora Germania nazista.
 
 


Il 27 gennaio scorso, in occasione della Giornata della Memoria, Salvatore Guadagno, venne ricordato in Prefettura con la consegna ai familiari della medaglia d’onore alla Memoria, conferita dall’allora Prefetto Gerarda Pantalone innanzi alle più alte cariche religiose, civili e militari. All’epoca della cerimonia le spoglie del soldato decorato non erano ancora state ritrovate ed i familiari della vittima espressero la volontà di voler ricercare in Germania i resti del loro caro per riportarlo nella sua terra d’origine. Nella stessa occasione il sindaco di Cercola, Vincenzo Fiengo promise a sua volta che in tal caso lo avrebbe ricevuto con tutti gli onori le spoglie della salma. Così quando il nipote di Salvatore Guadagno ha comunicato nelle scorse settimane che la ricerca era terminata con un buon esito, l’amministrazione comunale cercolese ha organizzato una cerimonia di accoglienza nel cimitero di Cercola per i familiari del caduto.

La salma, nei giorni scorsi, avvolta nel tricolore, è arrivata presso la cappellina del cimitero accolta dal primo cittadino, Fiengo e da un drappello di vigili urbani (tra cui un parente del Guadagno) e dai familiari che, insieme al parroco don Biagio Miranda, dopo una toccante omelia seguita da una breve processione, hanno raggiunto il tumulo della famiglia in cui sono stati depositati i resti del caro estinto.

«Non nascondo la mia emozione», dichiara il sindaco Vincenzo Fiengo, dinanzi alla salma del decorato avvolta nel Tricolore, «Leggo negli occhi dei familiari una viva soddisfazione nell’aver riportato “a casa” il loro caro Salvatore e, personalmente, sono contento che il nostro concittadino sia tornato nella sua terra natia per la quale ha dato la vita», ha proseguito il primo cittadini, «Sicuramente ci adopereremo a far sì che dopo questa prima cerimonia, giustamente voluta intima dai familiari di Salvatore Guadagno, l’intero Comune possa dare il giusto tributo ad un ragazzo che ha sacrificato la sua giovane vita a favore di valori che, oggi più che mai, è necessario trasmettere alle nuove generazioni, anche in virtù delle angoscianti notizie e dei venti di guerra che soffiano dall’estremo oriente.» - ha concluso il sindaco Fiengo.
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