«No Nato - No war», comitati e associazioni protestano davanti al consolato Usa a Napoli

«No Nato - No war», comitati e associazioni protestano davanti al consolato Usa a Napoli
di Antonio Folle
Domenica 29 Maggio 2022, 15:33 - Ultimo agg. 15:57
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«No Nato-No war, jatevenne». Questa mattina un gruppo di cittadini e associazioni civiche ha dato vita a un nuovo sit-in di protesta contro la guerra in Ucraina e contro le politiche della Nato in Europa orientale. La manifestazione di questa mattina, che è il seguito di una manifestazione simile organizzata alcune settimane fa sul lungomare di San Giovanni a Teduccio, si è tenuta all'esterno dell'ambasciata statunitense. Una trentina di manifestanti hanno esposto cartelli e striscioni, chiedendo lo stop alla corsa al riarmo e la fine del coinvolgimento italiano nel conflitto che da ormai oltre un mese sta insanguinando l'Ucraina.

«Siamo qui stamattina - ha spiegato Ciro Borrelli di Nazione Napolitana Indipendente - per dire no all'aumento delle spese militari che stanno mettendo in ginocchio il nostro paese.

Si stanno spendendo miliardi di euro in armi quando abbiamo scuole, strade, ospedali e infrastrutture che necessitano di interventi di manutenzione. Compriamo jet militari quando le nostre forze dell'ordine non hanno benzina nelle auto con cui pattugliano il territorio, spendiamo miliardi per cannoni quando negli ospedali non si riescono a trovare più medici e infermieri. L'Italia investe in armi quando al sud mancano i collegamenti ferroviari e per fare poche centinaia di chilometri si impiegano ore ed ore. Noi - continua Borrelli - siamo qui per dire no alla guerra e alla Nato, ma non abbiamo assolutamente niente contro gli Stati Uniti, a cui la nostra città è legata da profonda amicizia. Crediamo che l'unico organo legittimato a mantenere la pace sia l'Onu - conclude il presidente di Nazione Napolitana Indipendente - la Nato dopo il crollo dell'Unione Sovietica non ha più ragione di esistere». 

La manifestazione di questa mattina è stata organizzata da Nazione Napolitana Indipendente, da 'O Core e Napule e dal gruppo Figli del Sud e Popolo Sovrano. I manifestanti, già scesi in piazza per protestare contro la presenzsa, nel porto di Napoli, della portaerei Truman, hanno annunciato che nei prossimi giorni ci saranno ulteriori atti di protesta contro la guerra e contro il riarmo che rischia di mettere in ginocchio il paese.

 

«La bandiera della Pace esposta all'esterno del consolato Usa - afferma Ciro Cropano del gruppo 'O Core e Napule - è un enorme paradosso. C'è una enorme richiesta di posti di lavoro, specie al Sud, e mentre il popolo chiede giustizia sociale, lavoro ed una sanità migliore, i signori della Nato pensano ad armarsi, ad armare e ad uccidere. Il popolo napolitano - continua l'attivista - è stato il primo popolo d'Europa a liberarsi dai nazisti, prima ancora che cominciassero le grandi insurrezioni. E proprio da Napoli deve partire la protesta di chi non vuole rassegnarsi a veder diventare di nuovo l'Europa in un grande campo di battaglia». 

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