«Ugo Russo: cancellare il murale a Napoli», il Tar boccia il ricorso della famiglia: adesso la palla passa al Comune

«Ugo Russo: cancellare il murale a Napoli», il Tar boccia il ricorso della famiglia: adesso la palla passa al Comune
di Valentino Di Giacomo
Lunedì 30 Agosto 2021, 18:15 - Ultimo agg. 31 Agosto, 08:03
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Dovrà essere cancellato il murale dedicato a Ugo Russo, il 15enne ucciso nel marzo del 2020 mentre tentava di rapinare un carabiniere fuori servizio. Il Tar ha stabilito che la gigantografia dipinta su un palazzo di piazza Parrocchiella dovrà essere rimosso. 

Arriva la parola fine sul discusso murale da parte del tribunale amministrativo che ha respinto oggi il ricorso presentato dall'amministratore del condominio dove è sorta l'opera e dal Comitato Verità e giustizia per Ugo Russo nei confronti del Comune di Napoli che ne aveva ordinato la cancellazione. Inammissibile in alcune parti il ricorso, mentre per altre c'è stato il rigetto totale delle istanze presentate dai ricorrenti. 

 

L'opera aveva suscitato un ampio dibattito in città e, anche da questo murale, era sorta l'iniziativa del prefetto di Napoli, Marco Valentini, che in un comitato di ordine e sicurezza pubblica dello scorso febbraio aveva avviato una task-force di abbattimenti e rimozioni di altarini e murales dedicati a delinquenti e personaggi legati alla criminalità organizzata.

Proprio lo scorso febbraio il Comitato sorto per ricordare il 15enne aveva presentato un ricorso al Tar opponendosi alla cancellazione del murale, ieri l'esito della quarta sezione del tribunale che ha ordinato l'immediata rimozione dell'opera.

Si aprono ora due strade: o i ricorrenti cancelleranno il murale dipinto dalla street-artist Leticia Mandragora o dovrà intervenire la task-force del Comune addebitando le spese della rimozione del murale al condominio dove è sorta l'opera. 

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Tra le motivazioni addotte dal tribunale anche l'evidenza che il murale sia sorto in un'area del centro storico protetta da vincoli paesaggistici. Ora bisognerà attendere soltanto che il murale  - per certi versi anche difeso dall'amministrazione comunale in alcuni interventi degli assessori della giunta, tra questi Alessandra Clemente - venga definitivamente cancellato.  

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