Murale per Ugo Russo, il Comune di Napoli avvisa il condominio: «Va cancellato in 30 giorni»

Murale per Ugo Russo, il Comune di Napoli avvisa il condominio: «Va cancellato in 30 giorni»
di Valentino Di Giacomo
Martedì 31 Agosto 2021, 23:45 - Ultimo agg. 1 Settembre, 19:03
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Trenta giorni di tempo al condominio per rimuovere il murale, poi sarà il Comune di Napoli a cancellare la gigantografia per Ugo Russo ai Quartieri Spagnoli addebitando poi i costi di rimozione ai residenti del palazzo di vico Noce. É questo l’intendimento che filtra dall’amministrazione comunale dopo che lunedì il Tar ha bocciato il ricorso perorato dai familiari del 15enne ucciso nel marzo del 2020 dopo aver tentato di rapinare a Santa Lucia un carabiniere fuori servizio. La linea, emersa in una riunione svolta ieri tra l’avvocatura del Comune, l’ufficio tecnico e gli assessori sarebbe di non attendere oltre. Trenta giorni era il limite di tempo fissato nell’ordinanza originaria dello scorso 26 gennaio con la quale il Comune chiedeva la cancellazione del murale, trenta giorni scatteranno adesso dopo che il Tar ha dato ragione all’amministrazione comunale sul murale conteso. Nel mezzo sono trascorsi oltre 8 mesi di una surreale battaglia di “carte bollate” con le quali la Giunta faceva la guerra al murale, ma poi attraverso le dichiarazioni dei propri assessori difendeva in parte il principio dei familiari di voler così ricordare il ragazzino.


Il Comune avrebbe dunque deciso la propria strategia: aspetterà 30 giorni e poi interverrà.

Ma intanto il Comitato Verità e Giustizia per Ugo Russo si prepara a provare ad allungare i tempi. L’arma in tasca per resistere è il ricorso al Consiglio di Stato avverso alla decisione del Tar. «Stiamo valutando - hanno scritto ieri i familiari di Ugo - se ricorrere per difendere la legittimità del murale». I ricorrenti hanno 60 giorni per presentare ricorso al grado più alto della giustizia amministrativa arrivando così almeno alla fine di ottobre con l’opera ancora intonsa. Cosa farà nel caso il Comune? Aspetterà ancora per cancellare il murale oppure procederà comunque? Al di là degli ultimi intendimenti, i precedenti farebbero supporre ad un’ennesima mossa attendistica, come già avvenuto in passato. Quando lo scorso gennaio fu presentato il ricorso al Tar da parte del condominio dei Quartieri Spagnoli dove sorge il murale, dopo pochi giorni il tribunale ordinò al Comune la sospensione della propria determina congelando quindi la rimozione dell’opera. In aprile, prima di pronunciarsi nel merito, quella sospensiva venne fatta poi cadere dal Tar: il Comune, se lo avesse voluto, avrebbe potuto cancellare il murale per Ugo Russo già da quella data, dallo scorso 23 aprile. Cinque mesi in cui nulla è accaduto con la Giunta che aveva deciso di attendere il giudizio di merito del Tar. Quel giudizio è arrivato lunedì, resta da capire se - come viene fatto filtrare - stavolta si agirà immediatamente alla scadenza dei 30 giorni o si protrarrà la decisione ulteriormente attendendo l’esito del ricorso al Consiglio di Stato. Con le elezioni alle porte del prossimo 3 e 4 ottobre c’è da chiedersi se sarà l’amministrazione de Magistris a rimuovere il murale o se - attendendo la massima corte della giustizia amministrativa che nelle migliori delle ipotesi non arriverà prima di novembre - se ne riparlerà quando a Palazzo San Giacomo potrebbe già essersi insediato il nuovo sindaco.

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Nelle motivazioni di rigetto del ricorso sul murale di Ugo Russo, il Tar aveva anche avanzato una reprimenda al Comune di fare chiarezza regolando con nuovi codici la street-art in città. «Sarebbe auspicabile - aveva scritto la presidente della quarta sezione Pierina Biancofiore - che per il futuro l’azione amministrativa non avesse solo carattere episodico, ma fosse improntata a caratteri orientativi univoci». Un appello che nella riunione svoltasi ieri tra i vari uffici comunali competenti non si vorrebbe far cadere nel vuoto. Intanto dall’amministrazione viene fatto sapere che, in realtà, un progetto denominato “Street-Art Bene Comune” era stato già stilato oltre un anno fa, con un apposito sportello online al quale presentare le istanze per disegnare dei murales. Ma la scossa del Tar vorrebbe essere utilizzata dal Comune anche per approvare un regolamento definitivo per stabilire dei principi univoci così come richiesto dal tribunale e si proverà già nei prossimi giorni a portare a termine questo traguardo.
Intanto sulla pagina Facebook del Comitato che difende Ugo Russo è comparsa anche una maglietta con la scritta “Verità e Giustizia per Ugo Russo”. Probabilmente sarà avviato un piccolo merchandising per sostenere le spese legali per il ricorso al Consiglio di Stato o per pagare la rimozione dell’opera.
 

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