Uil Pensionati Campania e le morti bianche: «Sicurezza sul lavoro come priorità»

Uil Pensionati Campania e le morti bianche: «Sicurezza sul lavoro come priorità»
Sabato 22 Ottobre 2022, 10:28
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Più sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro. La Uil Pensionati Campania, in occasione della manifestazione che si svolge oggi a Roma sotto l’egida delle tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, si schiera come sempre dalla parte dei lavoratori e dei più giovani, oltre che dei pensionati, garantendo una massiccia presenza all’iniziativa e evidenziando come nella nostra regione, negli ultimi mesi, si sia assistito ad un aumento esponenziale degli incidenti sul lavoro. Secondo dati Inail, tra gennaio e agosto 2022 in Campania si sono verificati 24.510 infortuni sul lavoro. Nello stesso periodo del 2021, pur considerando che per un periodo alcune attività erano sospese per il lockdown, gli incidenti erano stati meno della metà, esattamente 10.968. I decessi, nel periodo gennaio-agosto 2022, sono stati 40 – in media cinque al mese – per cui su mille infortuni l’1,8% ha avuto esito mortale.

Sulla necessità di frenare l’aumento di incidenti e decessi sul lavoro è intervenuto Biagio Ciccone, segretario generale Uil Pensionati Campania. «Prosegue l’impegno del segretario generale Uil Pierpaolo Bombardieri, fautore della campagna «Zero morti sul lavoro» – ha spiegato Ciccone – Si assiste ad un’assenza di tutele per i lavoratori che si pongono come una categoria fragile al pari dei pensionati e degli anziani, da decenni in attesa della legge sulla non autosufficienza che salvaguardi la loro salute e la loro dignità e che ora è in attesa di un iter di perfezionamento». Giovanni Sgambati, segretario generale Uil Napoli Campania, da sempre attento alle problematiche legate alla sicurezza sul lavoro, ha sottolineato: «La sicurezza sul lavoro rimane una priorità della Uil, soprattutto sulla scorta degli ultimi dati Inail che segnalano un incremento notevole dei numeri di quest’anno rispetto al 2021.

Gli incidenti sul lavoro interessano soprattutto comparti specifici come l’edilizia e l’agricoltura, ma non si può ignorare che coinvolgono anche altri settori produttivi, seppure con un impatto minore».

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