Ultimo atto d’amore per Capri: lo stilista Dupuis dona la sua Villa al Comune per farne un museo

Ultimo atto d’amore per Capri: lo stilista Dupuis dona la sua Villa al Comune per farne un museo
di Mariano Della Corte
Sabato 7 Novembre 2020, 15:27 - Ultimo agg. 15:29
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Una storia di amore verso la bellezza dell’isola azzurra, con l’intento di lasciare un segno imperituro di quello che è stato lo stile caprese, proprio in uno dei suoi luoghi più decantati e amati da letterati e poeti, come via Tragara. Il gesto di amore giunge dallo stilista francese Yves Dupuis, scomparso questa estate a 77 anni, in seguito ad una lunga malattia, con la donazione della sua villetta all’inizio di una delle strade più suggestive di Capri, in via Tragara 2, una piccola casa all’interno del complesso Villa Discopoli, nota come “Casetta delle Rose”.

Il sindaco di Capri Marino Lembo ha presieduto ieri la Giunta che ha acquisito il bene al patrimonio del Comune. Si tratta di un raro gioiello di architettura caprese che è stato donato al Comune dopo un intenso e fitto scambio di contatti fra il sindaco Lembo e Dupuis iniziato durante il periodo del lockdown quando a Capri si era appresa la volontà di mettere la villa in vendita, espressa dal famoso stilista straniero che ha vissuto parecchi anni sull’isola. Nel corso dei colloqui, il sindaco si era detto disponibile ad acquisire l’immobile ai beni comunali per farne un museo.

 

Dopo aver saputo dello scopo, ed entusiasta del progetto dell’amministrazione comunale, lo stilista aveva comunicato al sindaco Lembo l’intenzione di fare della sua casa caprese, completa di tutti gli arredi, l’oggetto di una donazione ed aveva già inviato le chiavi della proprietà proprio al sindaco, a testimonianza della sua ferma volontà di procedere nel suo generoso intento.

La villa si trova proprio alla svolta di Tragara, sulla stessa strada che porta alla casa di Cerio ed a quelle di Neruda, Monika Mann, Malaparte e Lamberti Sorrentino.

Qui aveva vissuto anche il grande poeta e scrittore austriaco, di origine boema, Rainer Maria Rilke, che giunse sull’isola nel 1906 dopo aver accettato l’invito a Capri di Alice Faehndrich baronessa von Nordeck.

In questa dimora, pervaso da uno scenario mediterraneo, Rilke iniziò un periodo di grande tensione creativa, ricco di suggestioni segrete e gravido di future ispirazioni, componendo alcune delle sue liriche più belle.

Un luogo magico che fece nascere anche l’amore per l’isola dello stilista Yves Dupuis, un sognatore creativo che trasformò la moda Capri in uno stile di eleganza sfoggiata dagli abiti interpretati dal suo estro, con la bravura delle sarte locali, nella boutique atelier di via Camerelle. Proprio questi luoghi dagli anni ‘70 ai ‘90 divennero il punto di riferimento del jet set internazionale, per dive e nobildonne che volevano vestire alla moda caprese prima che il mondo dei marchi e delle griffe prendesse piede anche nell’isola simbolo del glamour.

Oggi “Casetta delle Rose” diventa espressione della generosità di uno straniero che al termine della sua vita terrena ha deciso di donare a Capri una delle sue cose più preziose che andranno ad arricchire l’isola di un’altra perla destinata ad accrescerne l’immagine non solo come meta turistica ricca di bellezze naturali e di glamour ma anche come centro culturale con un nuovo museo dedicato alla sua storia.

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