«Un calcio al razzismo», a Napoli il mundialito
per la pace: via il 19 marzo con Manfredi

un calcio al razzismo
un calcio al razzismo
Giovedì 17 Marzo 2022, 19:25
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Un assist alla pace e alla speranza. Parte sabato 19 marzo alle 11.30 allo stadio Caduti di Brema del quartiere di Barra, il mundialito delle comunità nazionali residenti in città: una grande manifestazione unica nel suo genere, fortemente voluta e organizzata dal console della Repubblica Democratica del Congo, Angelo Melone, in collaborazione con l’assessorato allo sport del Comune di Napoli e dodici consolati. La partita inaugurale - alla presenza del presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico e del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi - sarà disputata tra la nazionale parlamentari e la rappresentativa della comunità ucraina, per lanciare un messaggio di fratellanza.

A dare simbolicamente il calcio d’inizio sarà la grande schermista e campionessa olimpionica Valentina Vezzali, sottosegretario di Stato con delega allo sport.

Porteranno i loro saluti: Mario Morcone, assessore regionale alla sicurezza e all'immigrazione, Emanuela Ferrante, assessore allo sport del Comune di Napoli, Fidèle Khakessa Sambassi, ambasciatore della Repubblica Democratica del Congo, Angelo Melone, console della Repubblica Democratica del Congo, il professor Vincenzo Sanasi D'Arpe, presidente di W.f.p. Italia, Vincenzo Cicatielllo, vicepresidente croce rossa Napoli, Fatou Diako, presidente della Consulta degli immigrati del Comune di Napoli e Enza Massaro, vicesegretaria del sindacato unitario giornalisti Campania.

Per la prima volta, nello stesso campo, giovani cittadini migranti rappresentanti di diciannove squadre internazionali, si sfideranno contro la formazione dei parlamentari italiani, una squadra espressione della Polizia di Stato, del Tribunale di Napoli e di due ordini professionali campani - quello dei medici e quello degli avvocati -, per vincere un’unica sfida di solidarietà: dare tutti insieme «Un calcio al razzismo». Questo il titolo del significativo torneo di calcio, che in due giorni, sabato 19 e domenica 20 marzo 2022, in prossimità della giornata internazionale contro le discriminazioni razziali del 21 marzo, porterà nello Stadio Caduti di Brema del quartiere di Barra la bellezza dello sport.

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Otto calciatori per ogni squadra, esponenti del Bangladesh, Benin, Burkina Faso, Capo Verde, Costa D'Avorio, El Salvador, Gambia, Ghana, Grecia, Mali, Marocco, Nicaragua, Niger, Nigeria, Peru, Repubblica Democratica del Congo, Senegal, Sri Lanka, Ucraina, si contenderanno la vittoria del trofeo, con le cinque squadre italiane della nazionale parlamentari, della polizia di stato, del tribunale di Napoli, dell'ordine dei medici di Napoli e dell'ordine degli avvocati della Provincia di Napoli. «Questa è solo la prima edizione spiega Angelo Melone, console della Repubblica Democratica del Congo a Napoli, ideatore e promotore del progetto - che si ripeterà negli anni come iniziativa solidale del Consolato del Congo, a ridosso della giornata contro il razzismo. Napoli da sempre crocevia di popoli e città multiculturale, rappresenta la culla del Mediterraneo e ponte di collegamento con il continente africano.

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Nella vita quotidiana, e nella straordinarietà dei suoi luoghi di cultura, ci si rende conto non è città univoca, ma esaltazione delle diversità come ricchezza per il genere umano. Come abbiamo potuto constatare in questi giorni, quando la città ha vinto un’altra bellissima sfida, quella di generosità con il popolo ucraino». «Un'iniziativa nata da un incontro con casuale tra amici– dice Emanuela Ferrante, assessore allo sport -un progetto entusiasmante, il cui rilievo e valore sociale sono tanto evidenti ed elevati da aver richiamato attorno a sé le più alte istituzioni dello Stato, che troveremo in campo a testimoniare quanto lo sport sia veicolo unico ed essenziale di pace, solidarietà ed inclusione».

«Un’iniziativa dal forte valore simbolico soprattutto in questo periodo così drammatico per gli scenari di guerra alle porte dell’Europa. Lo sport rappresenta uno strumento potentissimo di vicinanza tra i popoli e Napoli, da sempre luogo di accoglienza e solidarietà, ne è un esempio: non è un caso che questo torneo internazionale si svolga nella nostra città, terra capace di abbracciare chi soffre e di costruire gradualmente e quotidianamente la Pace». Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

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