Era un pomeriggio del 12 dicembre del 1994, quando i sicari spararono e uccisero Palma Scamardella, riconosciuta poi come vittima innocente della mafia. All'epoca dei fatti la giovane donna 35enne venne trivellata dai proiettili che invece erano destinati a Domenico Di Fusco, considerato uno dei fedelissimi del clan Lago.
Negli anni novanta Pianura viveva un delicato momento: il clan Lago si scontrava prima con il clan Contino e poi con i Marfella per l'egemonia del territorio, una lotta senza esclusioni di colpi che nel corso dei tempi ha trascinato con sè anche degli innocenti.
Palma Scamardella abitava a Pianura. Per tutti era "Palmina", anima nobile, amante dei bambini, sempre pronta ad aiutare quelli più bisognosi e molto credente. Fu sparata sulle scale esterne che dalla casa della madre al piano inferiore portavano alla sua abitazione al piano più alto. Letale fu il colpo alla tempia e inutile la corsa all' ospedale San Paolo dove arrivò già morta, lasciando un marito e una figlia di appena 15 mesi.
Nonostante le indagini, non si è mai riusciti a risalire ai sicari nè ai mandanti, ma si è potuto asserire con assoluta certezza che la famiglia Scamardella era totalmente estranea alle dinamiche criminali.
A distanza di sedici anni dall'uccisione, nel 2010, fu fondata un'associazione a lei intitolata con una borsa di studio per gli studenti più meritevoli dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Falcone” di Pianura.
Martedì 16 Maggio, l'Istituto Comprensivo Don Giustino Russolillo intitolerà un proprio plesso alla memoria di Palma Scamardella.
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