Una diga di spazzatura blocca i Regi Lagni: strade e case a rischio

Una diga di spazzatura blocca i Regi Lagni: strade e case a rischio
di Carmen Fusco
Mercoledì 17 Giugno 2020, 10:01 - Ultimo agg. 14:31
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Guardati a vista ad ogni pioggia e ieri di acqua ne è caduta giù molta. Tanta da far alzare il livello degli alvei e della tensione. Senza la manutenzione e senza lo scrupolo di chi usa i Regi Lagni come la pattumiera della propria casa o della propria azienda c'è poco da stare sereni. Quello che non manca sono i litri di inchiostro sprecati per chiedere interventi di pulizia per mettere in sicurezza le strade, le abitazioni e perfino i binari del treno dall'acqua e dal fango.

L'ennesima denuncia partita dagli uffici del Comune di Nola contiene una sfilata di destinatari tra i quali anche la Procura. «Non ne possiamo più - sbotta il sindaco Gaetano Minieri - abbiamo chiesto l'ennesimo intervento urgente per scongiurare il rischio più che concreto che l'alveo Quindici straripi ancora perché è intasato. Parliamo di zone abitate da decine di famiglie e attraversate da auto e treni. Non è pensabile che si possa stare con il fiato sospeso ogni volta che in cielo c'è una nuvola. Il Comune non può sostenere costi di pulizia che per legge spettano alla Regione. Ieri ho provveduto anche a contattare il vicepresidente della giunta regionale Fulvio Bonavitacola per velocizzare l'istanza ed ottenere azioni immediate».

I quartieri a rischio sono tanti così come le aree attraversate da quello che più che un corso d'acqua è diventato una bomba ad orologeria. Nella lista nera la masseria don Prospero di via Nola Palma, il quartiere di Cammaroncelle attraversato anche dai binari della Ferrovia dello Stato, i rioni Poverello e Martiniello. Zone di periferia alle quali si aggiungono l'area del cimitero cittadino e altre fette di territorio a poca distanza dal centro come via Saccaccio, via Anfiteatro Marmoreo, via Polveriera e via Amilcare Boccio. Pezzi di città che condividono la paura dei temporali ed il patema degli allagamenti e dei danni.

In tutti questi tratti l'alveo Quindici si presenta con le stesse criticità: detriti, rifiuti, vegetazione altissima e sabbia. Una diga insomma che diventa più grande ogni giorno che passa. L'ultimo disastro annunciato si è verificato in autunno con intere strade allagate, famiglie ostaggio nelle proprie abitazioni e treni bloccati per via della colata di fango sui binari. La punta di un iceberg che aumenta ogni giorni di più. «Abbiamo scritto a tutti - attacca il primo cittadino - dalla giunta regionale alla protezione civile. Dalla Prefettura alla Procura. Dobbiamo proteggere l'incolumità dei cittadini e soprattutto siamo costretti a fare i conti con un nemico per il quale non abbiamo armi».

E dire che di interventi risolutivi si parla da tempo. Poco più di un mese fa un nuovo progetto di manutenzione straordinaria, dedicato a sette Comuni dell'hinterland tra i quali anche Nola: ad essere interessato dagli interventi anche l'alveo Quindici oltre che il Gaudio e l'Avella. Il progetto, redatto dai tecnici della SMA, società in house della Regione Campania, prevede interventi radicali di messa in sicurezza e di pulizia oltre che la sistemazione di opere a verde, di staccionate, di dissuasori che serviranno a confinare i corsi d'acqua. I lavori sono stati annunciati come imminenti, ma intanto il tempo passa e di acqua sotto i ponti ormai non ne scorre più.
 
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