Questo è il testo della petizione popolare promossa ai sensi dell’art. 50 della Costituzione della Repubblica Italiana:
Napoli si mobilita per chiedere la sospensione della stagione della caccia

di Eduardo Improta
Domenica 10 Settembre 2017, 18:44
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Sono già migliaia le firme raccolte anche questa mattina in piazza del Gesù a Napoli per dire no alla caccia nelle terre del Mezzogiorno d’Italia e nelle isole di Sicilia e Sardegna devastate dai numerosi e recenti incendi. Una petizione popolare, promossa dall’associazione Dema, per l’ottenimento del blocco delle attività venatorie nel sud del paese e nelle isole sarà inviata al Capo dello Stato Sergio Mattarella, al èresidente del Consiglio Paolo Gentiloni e ai presidenti delle regioni di Campania, Puglia, Calabria, Basilicata, Molise, Abruzzo, Sicilia e Sardegna.
Questo è il testo della petizione popolare promossa ai sensi dell’art. 50 della Costituzione della Repubblica Italiana:
«Nell’imminenza dell’apertura della stagione della caccia, considerando che la massiccia diffusione degli incendi non ha risparmiato alcuna nostra Regione, è bene osservare che il danno maggiore non consiste solo nella devastazione dell’esistente, ma anche nella compromissione del futuro. Al di là degli animali perduti e del salto di una generazione per numerose specie finora ospitate nelle zone bruciate, vi è da considerare la difficoltà per le specie migratorie e svernanti di trovare idonei luoghi di pasturazione e predazione, con evidenti pericoli di sopravvivenza. Concentrandosi i migratori nelle zone risparmiate dal fuoco, essi vedranno attorno a sé analoga concentrazione di cacciatori, con prevedibili effetti disastrosi per molte specie. E’ dunque necessario, al fine di tutelare il nostro patrimonio faunistico e consentire che si realizzino sufficienti condizioni di sicurezza per le specie, che le SS.VV, ognuno per le proprie competenze, assumano con coraggio e determinazione scelte di tutela del bene comune e della risorsa-ambiente. Noi Cittadini vi chiediamo di concedere un “anno sabbatico” al nostro martoriato ambiente sospendendo, almeno per tutta la stagione 2017/2018 la caccia e l’addestramento dei cani sui nostri territori regionali e consentire alla Natura – almeno per questo piccolo aspetto – di riprendere fiato e rimarginare le proprie ferite».
Questo è il testo della petizione popolare promossa ai sensi dell’art. 50 della Costituzione della Repubblica Italiana:
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