È stato costretto a rivolgersi al prefetto di Napoli il presidente della II Municipalità, Francesco Chirico, per fare fronte all'ondata di furti e rapine tra piazza Canneto e l'area interna del quartiere di Materdei. Un crescendo di criminalità senza precedenti che ha colpito decine di residenti, avvicinati dai rapinatori in scooter o travestiti da operatori ecologici con tanto di giubbotti catarifrangenti. Fedi nuziali, braccialetti e biciclette – soprattutto elettriche – sono tra gli oggetti più ricercati dalle bande in giro per le strade che non risparmiano nessuno. Anche chi, in pieno giorno, è solito scendere in strada per fare jogging vicino casa.
«Stiamo registrando numerosi episodi come questi – afferma Chirico – e per questo ho deciso di rivolgermi al prefetto. Durante i lockdown che stiamo vivendo sarebbe necessario presidiare questa zona già nota per questo genere di reati ma purtroppo questo non avviene. I residenti lamentano proprio l'assenza delle forze di polizia che sono costretti a chiamare a rapina avvenuta. Ecco perché oggi chiediamo prevenzione. Bisogna sorvegliare il territorio perchè adesso è diventato difficile anche uscire di casa per fare sport. A volte i malviventi si travestono anche da netturbini e questo indica quanto siano liberi di operare indisturbati tra la gente. Non possiamo continuare così e per questo, oltre a chiedere controlli, chiedo a tutti i cittadini ed i commercianti di fare la propria parte».
Un progetto infatti, denominato “Argo PanOptes” ed elaborato dal dipartimento della pubblica sicurezza del ministero dell'interno, prevede «il censimento, la mappatura e la georeferenziazione di tutti gli apparati di videosorveglianza installati in luoghi pubblici o aperti al pubblico». Un'opportunità che concede ai privati l'occasione di mettere a disposizione della polizia le proprie videocamere per la sorveglianza del quartiere.
«Invitiamo tutti a farlo – conclude il presidente Chirico – perché è importante che ci siano più “occhi” ad osservare le nostre strade. Il progetto è nato alla fine del 2019 ed ora più che mai crediamo che ci sia bisogno di chiunque possa aderire per darci una mano. Questo quartiere non deve più essere vittima di pochi balordi che continuano a terrorizzarci. Abbiamo tutti gli strumenti per voltare pagina e vivere serenamente in una delle zone più belle della nostra città».