Universiadi a Napoli, il caos delle nuove fermate: caccia agli autobus

Universiadi a Napoli, il caos delle nuove fermate: caccia agli autobus
di Elena Romanazzi
Martedì 2 Luglio 2019, 08:41
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Il nuovo percorso dei bus, tutta una incognita. Le fermate senza l'adeguata segnaletica con gli utenti infuriati, le attese e poi l'amara scoperta di doversi spostare sotto il sole da una parte all'altra. Il cambio del piano traffico ha fornito sul fronte delle viabilità, almeno ieri mattina, degli effetti positivi. L'inferno di lamiere a Sannazaro non c'era, anche via Piedigrotta e Fuorigrotta non erano bloccate se non l'area vicina allo stadio San Paolo. Ma per il trasporto pubblico e per le sei linee interessate - 640, 612, 618, 607, 151, 625 - è stata una mattinata all'insegna della confusione totale.

 

E una giornata amara per la linea 1 della metropolitana dal momento che in mattinata l'attesa superava i 25 minuti mentre in serata alle 19, orario di punta, si è fermata per l'ennesimo guasto tecnico (i deviatori) con le stazioni affollate per ben 50 minuti. Interruzioni sempre più frequenti.
I PERCORSI
Agli autisti dell'Anm di turno la mattina (si inizia alle 5.05 ad uscire dai depositi) era stato fornito un percorso dettagliato con tutte le modifiche apportate. Una sorta di mappa in miniatura, dove svoltare, dove fermarsi. Tutto per poter effettuare e garantire il servizio. O almeno questa era la nobile intenzione. Alle 5.20 parte il primo tam tam tra gli autisti. Linea 612 (l'ex C12 versione estiva) che da Pianura collega piazza Vittoria e che ora invece malgrado gli annunci a piazza della Repubblica torna indietro. Una mattina davvero difficile per chi era di turno. Vincenzo Crespa, dipendente Anm, autista ed anche uno dei coordinatori Usb Campania, ieri in servizio sul 612, è una delle persone che ha dovuto affrontare i cambiamenti in progress. «Ho dovuto cambiare percorso tre volte, gli utenti increduli ed io stesso inviavo delle richieste di chiarimenti ai coordinatori». Il 612 alle 5.40 arriva a piazza della Repubblica e trova la strada chiusa dei new jersey. Non si poteva passare. Torna indietro, i passeggeri increduli. Li deve far scendere alla fermata provvisoria piazzata con un cartello giallo poco visibile all'altezza di via Campanella e fornisce anche indicazioni su dove andare a prendere il bus di raccordo ovvero il 151. Sembra facile. Il mezzo si trova su Giordano Bruno praticamente contromano perché il senso di marcia era stato cambiato a metà. Il panico. «Mi sono trovato anche a svoltare su via Caracciolo - aggiunge Crespa - i blocchi passavano da un lato all'altro».
LE PALINE
In via Giordano Bruno, alla fermata piazzata proprio davanti all'ingresso dell'Ordine dei Medici, c'è folla e fa caldo. «Scusi ma i mezzi? Ma è sciopero? Sono 40 minuti che aspetto». Gennaro Arena aspetta il 151 l'unico con l'orario estivo che da piazzale Tecchio arriva a piazza Garibaldi passando per piazza Vittorio. Il cartello di avviso c'è, ma in realtà non si vede attaccato con lo scotch alla meglio, sulla palina nessuna indicazione fermata soppressa. «Ci lasciano in mezzo alla strada e che modo - tuona Arena - possibile che non mettano le indicazioni adeguate. Una vergogna». Via Giordano Bruno indubbiamente è l'arteria dove non si è fatto in tempo ad effettuare le modifiche di corsa, gli avvisi scarseggiano e oggi li sistemano.
FERMATE DIMINUITE
Viale Gramsci a parte è saltata la fermata di piazza della Repubblica per ragioni di sicurezza. Quindi l'unico mezzo che passa sulla Riviera direzione piazza Vittoria - il 151 e il 625 - fermano poco prima di Villa Pignatelli. Nel percorso inverso, ovvero piazza Garibaldi-piazzale Tecchio il 151 ha la possibilità di percorrere la corsia preferenziale destinata agli atleti. Il risultato? Va più veloce ma salta la fermata all'imbocco della galleria Vittoria. Tuttavia i tempi di percorrenza si sono dimezzati passando dalle 2 ore 10 minuti di venerdì ad un'ora e 10 minuti di ieri. Un sollievo, ma solo parziale per autisti e passeggeri.
TAXI
La categoria è sotto pressione da quando è entrato in vigore il dispositivo per le Universiadi e certo il traffico fa salire alle stelle il prezzo delle corse. Ieri sotto palazzo San Giacomo si sono dati appuntamento una quarantina di tassisti guidati da Rosario Gallucci dell'Orsa. «Dobbiamo avere il permesso di passare almeno nella corsia riservata di via Acton altrimenti non se ne esce». I taxi in realtà potranno passare, sì su una preferenziale, ma in via Caracciolo per prelevare e accompagnare i residenti come precisato da Giuseppe D'Alessio. Ma non risolve certo i problemi.
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