Uomo travolto e ucciso nel Napoletano, il centauro era drogato

Uomo travolto e ucciso nel Napoletano, il centauro era drogato
di Aniello Sammarco
Sabato 4 Gennaio 2020, 10:03 - Ultimo agg. 11:59
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Era sotto l'effetto di sostanze psicotrope, su un mezzo privo di copertura assicurativa e senza casco. Si aggrava la posizione di M.S., il 40enne da ieri agli arresti domiciliari con l'accusa di omicidio stradale che, alla guida di una moto di grossa cilindrata, giovedì a mezzogiorno ha falciato Antonio Ventimiglia, l'ex commerciante in pensione morto dopo quasi cinque ore di agonia trascorse tra l'ospedale di Boscotrecase e il Cardarelli, dove l'uomo di 82 anni è arrivato in condizioni disperate e dove è deceduto nel reparto di terapia intensiva a causa delle gravi ferite riportate. Gli agenti del comando di polizia municipale guidati dal dirigente Salvatore Visone hanno in mano una serie di elementi ritenuti utili alle indagini: l'obiettivo è quello di ricostruire l'esatta dinamica della tragica fine di Ventimiglia, commerciante conosciuto per essere stato per anni titolare dell'attività La cicogna di via Roma, punto di riferimento per centinaia di genitori alle prese con la crescita dei loro figli.

L'ASCOM
Mentre a via Salvator Noto, teatro dell'incidente mortale, restano ancora a terra i segni dell'incidente, a partire dalle tracce di sangue lasciate dalla ferita alle testa provocata dall'urto con il selciato, la città si interroga sullo stato di sicurezza delle arterie: ieri sera l'Ascom ha promosso una manifestazione silenziosa, invitando gli associati a tenere basse o spente le luci dei propri esercizi verso l'orario di chiusura. «I commercianti di Torre del Greco si legge in una nota non accettano lo stato di incontrollabilità della nostra città e non intendono soccombere al degrado culturale che sta travolgendo la nostra comunità. Con piccoli gesti e atti di civiltà restituiremo dignità a questo territorio martoriato». Raggiunto telefonicamente, il presidente Giulio Esposito rincara la dose: «Per quanto mi riguarda dice si è trattato di un attentato, in una zona che dovrebbe essere chiusa al traffico come era in passato. L'ho fatto presente anche al sindaco, al quale ho chiesto a nome dell'Ascom e di tutti i cittadini di fare qualcosa per cambiare il pessimo clima che si respira lungo le nostre strade». «Non si può morire così la riflessione del sindaco Giovanni Palomba a causa della follia e dell'imprudenza altrui. Quanto accaduto al papà dell'assessore Novella Elvira Ventimiglia sarebbe potuto accadere a qualunque altro cittadino e non può avere alcuna legittima giustificazione. È per questo che sentiamo, ancora di più, il dovere di lavorare per garantire l'incolumità e la sicurezza dei nostri cittadini».

L'INCHIESTA
Intanto il pm di Torre Annunziata titolare dell'inchiesta ha disposto che sulla salma di Ventimiglia sia eseguita l'autopsia. Un atto dovuto al quale parteciperanno anche i periti incaricati dalla difesa di M.S., da ieri ai domiciliari con l'accusa di omicidio stradale. A suo carico oltre alla guida senza patente idonea a portare la moto di grossa cilindrata finita contro l'82enne (patente già sospesa una prima volta nel 2015), anche il fatto che sia risultato positivo all'uso di sostanze psicotrope. Il 40enne, con alle spalle diversi precedenti, pare viaggiasse senza casco e in compagnia di un minore (anche lui privo di protezione) e inoltre avrebbe impennato poco prima dell'impatto fatale. Polemiche anche sui soccorsi, giunti con forte ritardo in via Salvator Noto. E a chi ha sentito nelle ultime ore la figlia della vittima, Novella Ventimiglia, quest'ultima è apparsa visibilmente scossa non solo per la tragica fine del padre ma anche per il ritardo nell'effettuazione di una Tac all'ospedale di Boscotrecase, esame dal quale sarebbero poi venute fuori le lesioni interne che hanno consigliato il trasferimento al Cardarelli.
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