L'urlo di Scampia in marcia: «Siamo napoletani»

L'urlo di Scampia in marcia: «Siamo napoletani»
di Giuliana Covella
Sabato 8 Giugno 2019, 08:00
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Sulle note di «Tu vuoi fa' l'americano» hanno emozionato i pendolari che entravano e uscivano dalla metropolitana, in un'unica grande onda umana nel segno del riscatto per il loro territorio. Protagonisti del corteo che ha invaso le strade di Scampia gli alunni del quinto circolo didattico Eugenio Montale, da sempre baluardo di legalità. Un flashmob per riappropriarsi del quartiere a suon di musica, pittura, teatro e scrittura. Un'iniziativa - che ha concluso la terza annualità del progetto regionale Scuola Viva - fortemente voluta da docenti, studenti, genitori e associazioni in un territorio che da anni cerca di scrollarsi l'immagine di degrado e camorra, che continua ad essere associato a fiction come «Gomorra» e ai supermarket della droga.
 
A conclusione del percorso «Apprendere per Trasformare - RiemozionAmici», i ragazzi impegnati nel progetto si sono radunati all'esterno della scuola in viale della Resistenza, per poi percorrere via Labriola, via Zuccarini e fermarsi nello spazio antistante la neo ristrutturata stazione metropolitana di Piscinola-Scampia. Durante la manifestazione gli studenti si sono cimentati nella recitazione e in un mini concerto, a conclusione dei percorsi extracurricolari svolti con il supporto delle associazioni Progetto Sonora (che ha curato la parte musicale), Pegaso e Iocisto (per la parte teatrale). Un percorso partito dai bambini di Scampia, costretti loro malgrado a portare il peso costante di vivere in un quartiere cosiddetto difficile. «Noi non stiamo a Napoli, stiamo a Scampia - hanno spiegato Ciro, Giovanni, Marianna, Luisa e i loro compagni di scuola - Non siamo mai stati al centro di Napoli e non conosciamo i posti più belli della nostra città, perché nessuno ce li porta a conoscere».

«Queste sono solo alcune delle tante frasi che sentiamo spesso dire ai nostri alunni - spiega Pina Tramontano, una delle insegnanti - che sembrano non sapere che Scampia è solo uno dei quartieri che compone Napoli». Le fanno eco le colleghe: «Tra le finalità dell'evento c'è stato quello di restituire ai ragazzi la visione di Napoli nella sua interezza come città d'arte, storia e cultura. Farli sentire cittadini attraverso attività ludiche e artistiche era il nostro scopo e al contempo restituire un'immagine di Scampia distante dalle serie televisive».

«Questo è stato il risultato del percorso di una comunità - spiega la dirigente scolastica Paola Carnevale - con alunni, genitori, docenti e associazioni. Per dare non soltanto l'idea di un'altra Scampia, ma anche di un'altra scuola, che non è solo banchi, ma inclusione e integrazione».

Musica, pittura, scrittura creativa, teatro. Sono tante le arti in cui si sono cimentati i piccoli alunni della Eugenio Montale. Particolarmente coinvolgente la performance musicale, che ha visto i ragazzi intonare le canzoni della tradizione classica napoletana, dal dopoguerra ai giorni nostri, come spiega Francesco Ruoppolo, referente per la formazione musicale per l'infanzia dell'associazione Progetto Sonora:

Presente all'iniziativa l'assessore comunale al welfare Roberta Gaeta: «Questo evento dimostra che la nostra città è sempre più viva e partecipe e la comunità si sta pian piano riappropriando degli spazi. Scampia è parte integrante della città, non può più essere considerata un territorio a sé stante».

In piazza anche Apostolos Paipais, presidente dell'VIII Municipalità: «Scampia non è Gomorra, ma un vasto territorio fatto di energia positiva, eccellenze e realtà sempre più da valorizzare. Per dare ulteriore slancio in questi quartieri bisogna puntare sull'offerta lavorativa, su un piano di incentivi per le aziende che investono in aree critiche e continuare con investimenti importanti come Scuola Viva».

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