Vaccini a Napoli, la Caporetto informatica dell'Asl 3 Sud «hackerata»

Vaccini a Napoli, la Caporetto informatica dell'Asl 3 Sud «hackerata»
di Francesca Mari
Martedì 11 Gennaio 2022, 11:00 - Ultimo agg. 13:01
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Il virus informatico che ha impallato i server aziendali dell'Asl Napoli 3 Sud, impegnata più che mai nel contrasto al virus Sars-Cov-2, sembra complicato da debellare. Secondo le informazioni giunte all'azienda sanitaria dagli esperti di cyber-sicurezza, per il ritorno alla normalità serviranno non meno di 15 giorni. Così, nonostante il lavoro sovrumano dei tecnici informatici aziendali per rimediare ai disagi con metodi alternativi, l'attacco hacker sta causando seri problemi agli assistiti della vasta area ricompresa dall'Asl, che da Nola si estende fino alla penisola sorrentina. Ieri giornata convulsa in diversi hub vaccinali a causa del blocco dei sistemi: dallo stop alle vaccinazioni pediatriche - avvenuto non senza proteste e rabbia dei sindaci - al blocco dei richiami, che ha costretto centinaia di persone al dietrofront dopo ore di coda. Nel migliore dei casi le vaccinazioni sono proseguite regolarmente ma con file interminabili fin dalle prime luci dell'alba, metodi rudimentali come i numeri scritti a penna per regolare la priorità degli accessi e compilazione manuale di attestati vaccinali. Insomma, una situazione caotica, una gestione dell'emergenza complessa, affidata per lo più ai direttori dei distretti e agli operatori vaccinali. 

A scatenare la rabbia dei sindaci la comunicazione da parte dell'Asl, ieri mattina, dello stop «immediato e temporaneo» alle vaccinazioni per la fascia 5-11 anni nei comuni di Marigliano, Somma Vesuviana e Nola. «Sono senza parole», ha tuonato il sindaco di Marigliano Peppe Jossa: «Nel pieno della quarta ondata, con il livello dei contagi che tocca vette allarmanti e soprattutto con l'alto numero di positivi registrato tra la popolazione scolastica, l'arma più efficace che abbiamo per combattere il virus si scarica improvvisamente e misteriosamente. Non è possibile e non è tollerabile che proprio chi dovrebbe tutelare la salute dei cittadini e soprattutto prevenire i ricoveri negli ospedali già al collasso lasci scoperto un servizio così importante e soprattutto impedisca a tanti genitori di vaccinare i propri figli». Jossa ha poi fatto sapere di voler denunciare il disservizio al presidente Vincenzo De Luca, il quale aveva disposto l'ordinanza di chiusura delle scuole proprio per accelerare la campagna vaccinale, per richiedere il ripristino immediato delle vaccinazioni pediatriche. «Chiederò la campagna vaccinale per i bambini anche di sabato e domenica - ha aggiunto Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana - non appena l'Asl riprenderà. Il mio appello e auspicio è quello di fare l'impossibile per fare ripartire subito la campagna vaccinale per i bambini che già stanno vivendo un periodo difficile tra Dad e rientro a scuola». Ma cosa è successo? «In alcuni hub pediatrici - spiega Pierluigi Pecoraro, responsabile Scuole Asl 3 Sud - il blocco dei sistemi ha creato disagi e stop, in altri si continua a vaccinare perché gli operatori caricano i dati a mano.

Ad occuparsene sono i pediatri di libera scelta, quindi dipende dalla loro organizzazione. Tuttavia - assicura Pecoraro - l'azienda sta lavorando a tambur battente per risolvere questo inconveniente che non ci voleva, proprio ora che la vaccinazione pediatrica riscuoteva successo anche con gli open day che al momento abbiamo fermato, provvedendo noi alla sanificazione delle scuole». 

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Mattinata caotica sempre a Marigliano anche per le vaccinazioni ordinarie e le terze dosi: per diverse ore, infatti, a causa del blocco dei portali su cui gli operatori vaccinali avrebbero dovuto registrare l'avvenuta vaccinazione dei cittadini, molte persone in fila sono dovute tornare a casa. La somministrazione delle dosi è poi ripartita a rilento nel pomeriggio. Dall'Asl Sud hanno fatto sapere che per l'intera giornata i tecnici informatici sono stati al lavoro per risolvere i blocchi nei 30 hub del territorio, attraverso l'utilizzo di computer portatili e chiavette per internet. Questo è quanto emerso dalla riunione d'urgenza che si è tenuta alla sede dell'Asl tra direzione sanitaria e responsabile dei sistemi informatici. Non ci sono stati stop alle vaccinazioni ordinarie e pediatriche nell'area vesuviana e in quella stabiese, sebbene non siano mancate le file e gli assembramenti, oltre che l'utilizzo di carta e penna per ovviare al gap informatico. A San Giorgio a Cremano il sindaco Giorgio Zinno ha chiesto all'Asl di prevedere un hub vaccinale ad hoc per i piccoli. E per i prossimi giorni l'Asl ha disposto un nuovo modello organizzativo. Da venerdì, infatti, per tutte le fasce d'età sarà obbligatoria la prenotazione: le convocazioni per la seconda e terza dose partiranno subito, mentre al più presto saranno forniti i link che condurranno a una diversa piattaforma. «Servirà per regolare l'affluenza agli hub - ha detto il direttore sanitario Gaetano D'Onofrio - ma anche per una questione di efficienza. Non possiamo mandare le persone a casa se le dosi finiscono, soprattutto ora con l'obbligo degli over 50. È necessaria la programmazione, come nel nostro stile. Nonostante le cause di forza maggiore».

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