Massima allerta a Napoli per scongiurare una nuova ondata epidemica da Sars-Cov-2. La Asl - dopo l'allarme suonato dall'unità di crisi regionale - punta a rafforzare le misure di prevenzione e protezione e si prepara alla somministrazione delle terze dosi alle nuove categorie prossime alla scadenza dei sei mesi dalla conclusione dell'ultima inoculazione, segnatamente insegnanti e forze dell'ordine che in blocco sono stati vaccinati tra marzo e maggio. «Siamo stati messi in preallarme dalla Regione - conferma il manager della Asl Ciro Verdoliva - per poterci organizzare ed essere immediatamente operativi non appena dal ministero della Salute giungerà il via libera».
Per ora la finestra per accedere ai centri vaccinali ed esigere il terzo richiamo riguarda soltanto i soggetti fragili per patologia (immunodepressi dai 18 anni in poi destinatari di una terza dose aggiuntiva a partire da 21 giorni dopo l'ultima dose) e poi, per la dose potenziante (booster), i vulnerabili per disabilità (dai 12 anni in poi), quelli fragili per età (anziani ultra 80enni, residenti nelle Rsa insieme al personale di queste strutture), i fragili per esposizione come il personale sanitario dai 60 anni in poi o di tutte le età se affetto da patologie.
«Le terze dosi sono necessarie - avverte Franco Buonaguro, virologo e direttore dell'unità di biologia molecolare del Pascale di Napoli - dalle recenti pubblicazioni su Lancet e altre riviste internazionali e anche dalla nostra esperienza - sappiamo che dopo la seconda dose già nell'arco di un mese si assiste a un calo considerevole dell'immunità su anticorpi. Quindi i colleghi tutti e il personale sanitario sono invitati a vaccinarsi al più presto per ripristinare le difese».
I medici di famiglia a Napoli, intanto, si sono dotati di un software che, in collegamento con la piattaforma regionale Sinfonia, consente loro di essere avvisati in tempo reale al superamento dei sei mesi dall'ultima inoculazione per ciascun assistito. «In tal modo - spiega Luigi Sparano della Fimmg Napoli - possiamo avere costantemente il polso dei pazienti da chiamare per proporre la terza dose antiCovid». Le terze dosi sono indispensabili per tenere alta la guardia contro i contagi: i risultati delle vaccinazioni sono infatti nei numeri. Come stavamo in Campania esattamente un anno fa? «Avevamo 2.817 casi al giorno di media contro i 541 di oggi - ricorda Nicola Fusco, ordinario di Matematica dalla Federico II - con 15 morti al giorno in media contro i 4,3 di oggi, 168 terapie intensive occupate contro le 16 di oggi. Senza vaccino saremmo in piena quarta ondata con drastiche limitazioni alle attività sociali».