Vaccini ai bambini a Napoli, piace l'hub in classe: «Un esempio per tutti»

Vaccini ai bambini a Napoli, piace l'hub in classe: «Un esempio per tutti»
di Dario De Martino
Giovedì 13 Gennaio 2022, 08:30 - Ultimo agg. 14 Gennaio, 09:06
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Mentre prosegue la polemica tra sì e no Dad, dalla scuola arriva una risposta concreta alla lotta al Covid: si intensificano a Napoli le vaccinazioni all'interno degli istituti scolastici. I bambini, nel contesto familiare della scuola, fanno la puntura che li protegge dal Covid-19 e poi giocano con clown e animatori per attendere il quarto d'ora canonico post-vaccino. Ieri anche all'istituto comprensivo Piscicelli del Vomero sono partite le prime inoculazioni in un piano che vede impegnati Regione, Comune e Asl. La scuola vomerese è una delle 17 che in città hanno dato la disponibilità ad effettuare open day per le inoculazioni a bambini dai 5 agli 11 anni. Negli istituti che partecipano all'iniziativa possono recarsi anche bambini di altre scuole del circondario. «Entro due settimane dovremmo avere 20 hub vaccinali nelle scuole. Ci auguriamo così di incrementare i vaccini ai bambini. A Napoli a dicembre eravamo al 5% di vaccinati nella fascia 5-11 anni, oggi già siamo al 17%», spiega il vicesindaco Maria Filippone che ieri, insieme all'assessore regionale Lucia Fortini, ha partecipato alla prima giornata di vaccini nella scuola vomerese. «Con i vaccini nelle scuole siamo partiti il 16 dicembre, primo giorno delle dosi per i bambini da 5 a 11 anni (nella scuola Vittorino da Feltre di San Giovanni a Teduccio, ndr)», ricorda Fortini. «I risultati sono buoni - spiega l'assessore regionale - martedì ci sono state 225 vaccinazioni in una scuola e ieri 300 in un altro istituto, coinvolgendo ogni volta una scuola diversa». Ed in effetti, dai numeri della Piscicelli, l'impatto sembra essere positivo. Ieri sono state effettuate 246 vaccinazioni all'interno dell'istituto vomerese. «Abbiamo dovuto interrompere le prenotazioni per questo primo giorno perché erano troppe. Eppure a dicembre, quando abbiamo aderito all'appello della Regione, le richieste erano molto poche. Dopo Natale c'è stato un boom di iscrizioni», racconta la preside della Piscicelli Gabriella Talamo

 

In effetti, a sentire bimbi e genitori, pare proprio che l'atmosfera accogliente della scuola incoraggi i più piccoli a fare il vaccino. «Ci siamo vaccinati in casa. Mascotte, palloncini, tiro con l'arco e strike con i barattoli hanno resto questa esperienza più gioiosa e serena», scrive una rappresentate dei genitori della Piscicelli alla dirigente scolastica dell'istituto. «Bambini siete bravissimi. Devo complimentarmi con voi e le vostre famiglie», le parole del vicesindaco Filippone rivolgendosi ai ragazzi microfono alla mano. Per la numero due di Palazzo San Giacomo «che sia la scuola a inoculare i vaccini è un segnale fortemente educativo dal punto di vista sociale nei confronti non solo dei bambini ma anche degli adulti che ancora non si sono vaccinati. Il nostro obiettivo - aggiunge il vicesindaco - è quello di fronteggiare la pandemia e tornare il prima possibile alla nostra normalità. La scuola è stato il settore che più ha pagato le conseguenze della pandemia». Per l'assessore regionale Lucia Fortini «diventare hub vaccinale è una responsabilità in più che i dirigenti scolastici si assumono ma ancora una volta la scuola non si sottrae alle sue responsabilità. Per i bambini la vaccinazione non deve essere un'esperienza traumatica e quindi farla in un ambiente a loro familiare, e anche comodo per i genitori, credo sia importante». «È fondamentale l'accostamento tra prevenzione e scuola», commenta invece soddisfatta Carla Ungaro, dirigente dell'Asl Napoli 1. 

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Le vaccinazioni ai bambini, però, non fermano la polemica sull'apertura delle scuole dopo lo stop del Tar all'ordinanza regionale.

L'assessore regionale Fortini non arretra: «Mai come questa volta ritenevo che l'ordinanza fosse giusta perché fotografava la realtà. D'altronde sono molti i nostri studenti che non sono tornati in classe così come tanti docenti e personale scolastico perché sono in questo momento positivi al Covid o in quarantena ma c'è un intendimento del Ministero e del Governo di continuare in presenza qualunque cosa accada e ne prendiamo atto». Poi una risposta agli attacchi social dei genitori no Dad: «Non è un buon insegnamento scagliarsi con violenza contro qualcuno. Non è mai un modo corretto di agire». Il vicesindaco Filippone, invece, prova a restare fuori dallo scontro Governo-Regione: «Le scuole devono essere aperte e credo che questo sia l'obiettivo di tutti. Non intendo intervenire nella polemica. Prendo atto dei fatti. Le scuole sono aperte e lo sono anche per vaccinare quindi sono doppiamente felice». L'occasione è buona anche per un annuncio da parte della delegata all'istruzione del Comune: «Da lunedì 17 riprenderà anche la refezione, rispettando tutte le misure di prevenzione per il Covid». 

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