Vaccini in Campania, è caccia aperta ai 400mila «non pervenuti»

Vaccini in Campania, è caccia aperta ai 400mila «non pervenuti»
di Ettore Mautone
Venerdì 21 Maggio 2021, 08:26 - Ultimo agg. 22 Maggio, 09:03
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In Campania su 2,9 milioni di dosi di vaccini consegnate finora ne sono state somministrate il 90 per cento (2,6 milioni ci cui 1,9 prime dosi e circa 755 mila richiami). Al momento il 33,4% della popolazione ha ricevuto almeno una dose e il 13,1% è stato completamente vaccinato. Un dato sostanzialmente il linea con la quota di popolazione residente (il 9,6 per cento) rispetto al totale delle inoculazioni effettuate su scala nazionale (29 milioni) anche se ancora mancano all'appello 175 mila dosi che la Campania deve recuperare nel riparto nazionale e che rendono conto della buona efficienza della macchina vaccinale campana. Al totale delle vaccinazioni praticate fanno da contrappunto le percentuali di immunizzazioni delle varie categorie riferite, tuttavia, solo alla platea delle adesioni. Resta fuori, per ora, una nutrita schiera di cittadini che, per varie ragioni, non si sono mai fatti avanti nell'ambito della rispettiva categoria e classe di età, per reclamare la puntura alla spalla. Esiste in Campania una schiera di circa 400 mila persone, con più di 60 anni, che rischia di restare senza scudo vaccinale. Di questa quota allo stato solo una quota si prenoterà. Su scala nazionale sono 4 milioni gli italiani anziani over 60 e i fragili di tutte le età non ancora prenotati alla vaccinazione. Il commissario straordinario all'emergenza Paolo Figliuolo ha ribadito di recente che «in questo ambito si concentra il 95% delle possibilità di finire in ospedale, o peggio ancora in terapia intensiva o addirittura di morire. C'è stato un calo vertiginoso dei ricoveri e dei decessi dando priorità alle classi vulnerabili». A preoccupare il governo e il ministero della Salute è proprio la fascia di popolazione che non si è mai fatta viva per prenotarsi: i fragili sconosciuti ai Piani vaccinali, vulnerabili solo sfiorati dall'arruolamento tramite la medicina di famiglia. Una platea che va individuata con una strategia di medicina di iniziativa che spetta alle Regioni e ai Comuni mettere a fuoco. Parliamo di un esercito di invisibili la cui volontà andrebbe sondata con una chiamata diretta.


GLI OVER 80
Prendiamo gli over 80: i residenti in Campania in questa fascia di età, in base al censimento Istat aggiornato a gennaio, sono 304.317 ma di questi hanno aderito solo in 256.735.

Ne mancano all'appello 47.582. Pur volendo dare per assodato che tutti gli ospiti delle Rsa (8.787 vaccinati su 8.987 censiti) siano ascrivibili a questa fascia resterebbero scoperti in circa 40 mila non vaccinati per mancata adesione (di cui la metà è residente a Napoli). Ora poco importa che dei 256mila che hanno aderito solo in pochissimi non sono stati ancora vaccinati. Anche arrivando al 100 per cento una fetta resterebbe senza copertura. In attesa di prima dose c'è anche il 22 per cento della popolazione che ha un'età compresa tra i 70 e i 79 anni (la platea totale censita è di 484.380 persone di cui 422.704 ha finora aderito e 378.151 è vaccinata con la prima dose). Per gli over 60 infine (681 mila persone) si sono finora prenotati in 529.147 di cui vaccinati con la prima dose 579.728 ossia l'84,48 per cento dei prenotati ma ne mancano all'appello circa 150 mila. Al termine delle prossime settimane, bisognerà dunque rifare i conti e considerare lo spread dei non vaccinati che non hanno mai aderito al Piano vaccinale trovando una via per il loro recupero.

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I GIOVANI
Intanto c'è in vista la vaccinazione dei giovani: mentre il ministro della Salute Roberto Speranza annuncia che il 28 maggio l'Ema (Ente europeo di regolazione) darà il via libera all'uso di Pfizer dai 12 anni in poi, in Campania si ragiona sull'urgenza di procedere alla vaccinazione degli studenti che si stanno per diplomare. Si tratta di circa 70 mila ragazzi per i quali basterebbe anche una singola dose. I tempi stringono e bisogna fare presto: è possibile che queste vaccinazioni siano effettuate già dalla prossima settimana in parallelo a quelle in programma per le varie fasce di età. Per i minori invece, si potrebbe rimandare tutto a settembre prima dell'apertura delle scuole. La Asl Napoli 3 sud ha in programma un weekend di vaccinazioni dedicato agli over 18 usando Johnson & Johnson.

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