Continua la polemica tra governo e Regione Campania sull'utilizzo dei vaccini. Dopo la risposta del ministero della Salute, affidata al direttore generale Giovanni Rezza, il governatore Vincenzo De Luca invoca «la necessità di porre fine al caos comunicativo e informativo sui vaccini». «È indispensabile parlare con una voce sola - afferma il presidente della Regione Campania - Cessino le comunicazioni quotidiane del commissario Covid, che va ricondotto a una silenziosa funzione tecnico-logistica. Cessino le esternazioni di esponenti di diversi organismi nazionali. Si affidi la comunicazione medico scientifica al solo ministero della Salute, nella persona del direttore generale della prevenzione, così come avvenuto per la nostra richiesta di chiarimenti. E così come avviene in ogni paese civile».
Più nel merito, De Luca osserva che nella risposta di Rezza «non è detto in modo esplicito cosa si fa in caso di terza dose per chi ha ricevuto due vaccini diversi; lo studio inglese richiamato è relativo a una platea estremamente ridotta per la fascia di età sotto i 50 anni, ed è pertanto non definitivo, sulla base dei dati a oggi disponibili».
Ciò detto, De Luca prende atto «del pronunciamento e della conseguente assunzione di responsabilità, del ministero della Salute» e riscrive per l'ennesima volta la campagna vaccinale in Campania. Con cinque punti chiave: ai nuovi vaccinati non sarà somministrato Astrazeneca sotto dei 60 anni; non sarà somministrato Johnson & Johnson sotto i 60 anni; prosegue la vaccinazione di massa con Pfizer e Moderna; a chi ha fatto la prima dose di Astrazeneca si dovrà somministrare la seconda dose Astrazeneca solo sopra i 60 anni; a chi ha fatto la prima dose di Astrazeneca sotto i 60 anni si dovrà fare il richiamo solo con vaccini Pfizer o Moderna.
«In conclusione - avverte De Luca - dovendo vaccinare la popolazione più giovane d’Italia, la Campania richiede per l’ennesima volta, e sollecita, la fornitura aggiuntiva di vaccini Pfizer e Moderna, anche in relazione alla popolazione studentesca da vaccinare».