Vaccini Covid a Napoli, assistenti alla poltrona senza fiala: «Dimenticati tremila professionisti»

Vaccini Covid a Napoli, assistenti alla poltrona senza fiala: «Dimenticati tremila professionisti»
di Ettore Mautone
Mercoledì 21 Aprile 2021, 11:03 - Ultimo agg. 19:30
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Quando un paziente entra nello studio del dentista per una carie, un'estrazione, un trattamento ortodontico o anche per la sola pulizia dei denti può essere certo che il suo dentista, e gli igienisti dentali che vi lavorano, sono già stati vaccinati. Una sicurezza per operatori e pazienti. C'è tuttavia una quota di camici bianchi - gli assistenti di studio o di poltrona ma anche il personale di segreteria - a oggi esposta al contagio. Professionisti privi di Albo tramite cui segnalare l'adesione alla piattaforma regionale. A Napoli, allo stato, non sono stati ancora nemmeno censiti nella platea dei soggetti da vaccinare con precedenza. «Il nostro parere - sottolinea il manager della Asl Ciro Verdoliva - è che occorra segnalare queste persone attraverso l'Ordine degli Odontoiatri che lo deve presentare come personale di studio, altrimenti tutti diventano assistenti alla sedia. Oppure si può pensare di aprire una mail in cui effettuare una segnalazione diretta ma devono essere tutte persone inquadrate». La Commissione Albo odontoiatri dell'Ordine dei medici ha 3.300 iscritti (alcuni non sono in attività) alcuni non hanno assistenti ma ci sono studi che ne hanno diversi. In totale sono oltre 3mila. «Ci siamo fatti avanti con Asl e Regione sin dallo scorso febbraio - avverte Sandra Frojo, presidente della Commissione albo odontoiatri dell'Ordine dei Medici di Napoli - chiedendo di estendere le vaccinazioni a tutto il personale dipendente degli studi medici e odontoiatrici nell'ottica della massima sicurezza di operatori e pazienti». Sulla stessa scia si sono fatti sentire l'Andi (Associazione dentisti italiani) e l'Aio (Associazione italiana odontoiatri) di Napoli. 

Nelle Asl provinciali, nella zona sud dell'area metropolitana (Asl Napoli 3 sud), questo personale è stato recuperato alla vaccinazione in coda al personale sanitario raccogliendo le segnalazioni fornite da ogni studio e anche tramite la piattaforma informatica.

La procedura è stata dunque attivata e le vaccinazioni sono iniziate sebbene a singhiozzo in relazione alla disponibilità delle dosi. Anche la Napoli 2 nord è partita con la raccolta delle adesioni, con moduli cartacei consegnati da ogni dentista contenenti la pianta organica del proprio studio. Le punture erano iniziate e stavano andando avanti ma anche qui ora è tutto fermo e sono state sospese per dare la precedenza ai fragili e agli anziani come previsto dalla circolare del commissario Figliuolo. 

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In base alla Legge 44 del 1 aprile scorso su Covid e obbligo vaccinale il personale esercente le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario hanno l'obbligo di vaccinare pena la sospensione dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o il rischio di diffusione del contagio. Entro il 6 aprile tutti gli Ordini sanitari hanno inviato gli elenchi dei propri iscritti e per quanto riguarda il personale degli studi i datori di lavoro hanno trasmesso le Pec per dare conto di nominativi, qualifiche e anagrafiche di segretari, collaboratori e dipendenti di interesse sanitario che svolgono attività in strutture sanitarie, sociosanitarie, socio-assistenziali, pubbliche o private, farmacie, parafarmacie e studi professionali. Entro il 16 aprile la Regione doveva verificare lo stato vaccinale di ciascuno e invitare i non vaccinati a porgere il braccio. I tempi non saranno brevi, in molti casi si tratta di verificare migliaia di Pec per altrettanti nominativi. Comunque resterebbero fuori tutti quelli non inquadrati con contratti di lavoro regolari. 

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