Fragili, in Campania prenotazioni al rallentatore: settemila richieste su 55mila pazienti

Fragili, in Campania prenotazioni al rallentatore: settemila richieste su 55mila pazienti
di Ettore Mautone
Martedì 23 Marzo 2021, 08:45 - Ultimo agg. 12:18
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Vaccinazioni ai pazienti fragili: in Campania, a fronte di una platea che ammonta a circa 250mila persone, sono arrivate poco più di 33mila prenotazioni sulla piattaforma Sinfonia. Di queste circa 18mila attraverso i medici di medicina generale, altre 15mila per accessi diretti da parte dei gravi disabili e dai loro caregiver. Sul territorio napoletano i numeri si riducono a un quinto: le due quote (fragili e disabili) ammontano rispettivamente a 4mila pazienti vulnerabili (a fronte di circa 25mila) e 3.500 mila disabili e care giver (su 30mila unità). Le prenotazioni vanno avanti da circa otto giorni, da quando la Regione ha fatto scattare il semaforo verde prima per i medici di famiglia e poi per i disabili.

Gli handicap fisici, sensoriali e neurologici che portano a una condizione di fragilità sono riconosciuti da un provvedimento di invalidità dell'Inps e della Asl (benefici della legge 104 del 1992 o l'assegno di accompagnamento: queste persone potranno registrarsi direttamente, anche tramite l'aiuto dei Caf, senza rivolgersi ai medici di fiducia.

Medesima modalità per conviventi e caregiver. Per le altre forme di grave fragilità (tabella 1 del piano vaccini, ossia malattie respiratorie, cardiocircolatorie, neurologiche, diabete, fibrosi cistica, insufficienza renale, malattia epatica, oncologica, trapiantati, hiv ecc.), dove è necessaria una valutazione medica di merito, si conferma l'adesione filtrata dai medici di medicina generale che potranno vaccinare direttamente (e in questo caso ritirare alla Asl i vaccini e somministrarli a domicilio o presso lo studio) oppure segnalare il nominativo del paziente vulnerabile alla piattaforma lasciando che anche la Asl possa chiamare il paziente per la vaccinazione.

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LA SOMMINISTRAZIONE
Nella terza opzione il medico di medicina generale diventa un prestatore d'opera per le necessità vaccinali della Asl nei modi e nei tempi che l'azienda riterrà opportuni. I camici bianchi vaccinatori (a domicilio o presso lo studio), a Napoli sono risultati 168 su 500 (il 30 per cento). I dottori, in questi casi, ritireranno le dosi di vaccino disponibili (soprattutto Moderna) presso la Asl per poi somministrare in autonomia le fiale a casa dei non deambulanti ovvero al proprio studio per gli altri, in giorni e orari prestabiliti. Un'altra quota di medici, in totale 191, si è detta disponibile alle somministrazioni ma presso le strutture aziendali e dunque in base all'organizzazione che la Asl riterrà di adottare. Una forza aggiunta su cui contare e non è detto che vaccineranno i propri assistiti. Di queste prime due categorie solo 32 dottori hanno indicato la disponibilità (compito facoltativo) a segnalare comunque sulla piattaforma regionale le anagrafiche dei propri assisti non avendone comunque obbligo. Il caricamento dei dati serve però a garantire ai pazienti un doppio binario di accesso al vaccino: tramite il proprio medico, appunto, oppure per chiamata diretta da parte delle Asl. La Napoli 1, nel corso dell'ultima settimana, ha effettuato chiamate rapidissime, nell'arco di 24 o 48 ore dalla prenotazione del medico evitando lunghe attese. Anche per i disabili la procedura si sta configurando con tempi molto celeri. C'è infine un terzo gruppo di medici di famiglia, esattamente 141 (il 28 per cento del totale) che si è detto disponibile solo a caricare i dati ma per ora non a vaccinare. Questi dottori, entro i primi 10 giorni di ogni mese, potranno indicare variazioni relative alle loro disponibilità.
 

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