Fagianeria, riecco le file per i vaccini a Napoli; caos per disabili e anziani: «Servono sedie a rotelle»

Fagianeria, riecco le file per i vaccini a Napoli; caos per disabili e anziani: «Servono sedie a rotelle»
di Melina Chiapparino
Giovedì 14 Luglio 2022, 10:46 - Ultimo agg. 13:00
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È boom di vaccini all'hub nell'ex Fagianeria del Real Bosco di Capodimonte, preso d'assalto dopo l'esordio poco incoraggiante dello scorso 6 luglio. Nonostante la bassa affluenza registrata nei primi giorni di riattivazione del centro vaccinale, citato nell'annuario Treccani per la sua combinazione di arte e bellezza, nelle ultime 48 ore, l'affluenza dei candidati si è più che triplicata. Il bilancio della giornata di ieri, è stato di 300 dosi con una percentuale significativa di anziani e fragili che si sono sottoposti alla quarta inoculazione ma, il record degli ingressi ha causato non pochi disagi e proteste da parte delle persone che avevano difficoltà di mobilità. A puntare il dito sulla «mancata organizzazione del trasporto dei candidati che non godevano di autonomia nei movimenti» sono stati proprio gli anziani che, in qualche caso, hanno persino rinunciato alla vaccinazione ma, tanti altri, invece, hanno atteso la disponibilità di un'auto della vigilanza che, per necessità, è stata adattata a navetta così da trasportare i più fragili.

Sulla funzionalità e la bellezza del centro vaccinale dotato di aria climatizzata, grande disponibilità di posti a sedere e di una sala allestita con le riproduzioni dei principali capolavori presenti nel museo, a cominciare dalla Danae di Tiziano, sono stati tutti d'accordo. Quello che non ha funzionato, come avrebbe potuto, invece, è stato il trasporto dei più fragili, dal momento che la struttura vaccinale si trova distante rispetto all'ingresso che corrisponde al varco di porta Miano. Per questo sono scoppiate proteste e lamentele. In pratica, c'è da percorrere un sentiero, non asfaltato seppure immerso nel paesaggio arboreo del bosco, e discretamente lungo, di certo faticoso per chi ha problemi di deambulazione o, in ogni caso, per chi non può contare sulla prestanza fisica che si addice ai più giovani. «Visto che non ci hanno permesso di entrare con l'auto per trasportare mio padre fino all'ingresso dell'hub, ci aspettavamo ci fosse una navetta» racconta Vincenzo Vitiello, docente napoletano che ieri mattina ha accompagnato il padre 78enne a inocularsi la quarta dose, riscontrando anche la carenza di «sedie a rotelle».

«Sono arrivato all'hub di Capodimonte, intorno alle 10 e siamo usciti alle 13.15 dalla struttura dove abbiamo atteso un'ora, prima che mio padre fosse trasportato a bordo di un'auto della vigilanza utilizzata come navetta» racconta Vitiello che, appena giunto al Bosco di Capodimonte, ha dovuto fare i conti con le difficoltà logistiche per il trasporto dei più fragili. «Come tanti altri anziani, mio padre non poteva aspettare all'impiedi l'arrivo dell'auto che trasportava tre persone alla volta - continua il prof 48enne - abbiamo atteso quasi mezz'ora prima che si liberasse una delle sedie che, gentilmente, le guardie giurate avevano messo a disposizione ma che non faceva parte dell'allestimento dell'hub».

Anche le sedie a rotelle, a disposizione nella struttura non sono bastate per i tanti anziani che ieri si sono recati all'hub di Capodimonte. «Mi hanno detto che c'erano solo quattro sedie a rotelle e che, anche in questo caso, dovevamo attendere che se ne liberasse una» racconta deluso Vitiello che ha sottolineato come «la mancata organizzazione del trasporto ha leso il diritto ad accedere liberamente al vaccino, ai più fragili, colpendo la loro dignità».

 



Nella giornata di ieri, si sono raggiunte in totale 1.025 vaccini a Napoli con una maggioranza di quarte dosi per oltre 700 persone, di cui una buona parte over 60 e persino 21 vaccinati ultranovantenni. «Il boom dei vaccini e la grande affluenza che si è registrata improvvisamente nelle ultime 48 ore, soprattutto nell'hub dell'ex Fagianeria a Capodimonte, richiede ovviamente una riorganizzazione in proporzione agli afflussi registrati» spiega Ciro Verdoliva direttore generale dell'Asl Napoli 1 Centro che, però, ribadisce la capillarità della campagna vaccinale. «Abbiamo messo a disposizione 11 distretti dell'Asl, potenziando l'offerta vaccinale da 2 a 5 giorni settimanali dalle ore 9 alle 14, inoltre si può fare riferimento ai medici di medicina generale vaccinatori e alle farmacie che hanno aderito alla campagna anti Covid».
 

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