«Vaccino Covid a Napoli, priorità al trasporto pubblico», e arrivano più tamponi rapidi per gli autisti

«Vaccino Covid a Napoli, priorità al trasporto pubblico», e arrivano più tamponi rapidi per gli autisti
di Francesco Gravetti
Venerdì 8 Gennaio 2021, 09:00
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Nella classifica di coloro i quali dovranno vaccinarsi il prima possibile contro il Covid 19 mancano i lavoratori del trasporto pubblico locale. Esposti continuamente al contatto con la gente e, in alcuni casi, anche alle intemperanze di balordi senza biglietto e teppisti, per macchinisti, autisti, capitreno e controllori non esiste ancora un calendario delle vaccinazioni. Per questo il presidente dell'Eav, la società che controlla Circumvesuviana, Cumana, Cicumflegrea e Metrocampania Nordest, ha scritto al governatore Vincenzo De Luca per chiedergli di non dimenticare ferrovieri e personale che sta sui bus. E De Luca ha risposto, almeno in parte: niente vaccino per adesso ma screening a tappeto, così come avverrà per il personale scolastico. Del resto, è evidente che scuole e trasporti sono due questioni connesse tra loro: è proprio la ripresa delle lezioni in presenza che fa registrare un massiccio ritorno di studenti e insegnanti pendolari sui treni e sui pullman e, di conseguenza, un inevitabile aumento del rischio del contagio. 

Nella sua missiva Umberto De Gregorio è garbato ma netto: «Nei criteri di selezione dei cittadini italiani ai fini della vaccinazione anticovid risulta del tutto assente la categoria degli addetti al Trasporto pubblico locale. Eppure si tratta di una categoria, in particolare quella esposta in prima linea nel contatto con il pubblico (autisti, capotreni, controllori eccetera), che ha dato un contributo importante nella crisi pandemica per un servizio pubblico essenziale che non si è mai fermato». Poi la richiesta, che naturalmente vale per l'Eav ma si estende a tutto il personale delle aziende di trasporto: «Verificare la possibilità di inserire, tra le categorie a rischio da sottoporre quanto prima alla vaccinazione anti-covid, anche quella dei dipendenti del trasporto pubblico locale, anche al fine di poter garantire nei prossimi mesi la continuità del servizio». È evidente, infatti, che un macchinista col Covid vuol dire necessità di rifare i turni, eventualmente anche di ricorrere allo straordinario. Più macchinisti malati vogliono dire più corse soppresse. Anche i sindacati, peraltro, condividono la posizione dei vertici Eav: «Chiediamo che nella somministrazione dei vaccini si dia precedenza ai lavoratori che hanno contatti con il pubblico: va tutelata la salute dei dipendenti e degli utenti, anche considerando gli episodi verificatisi durante l'emergenza», dice il segretario generale della Fit Cisl Campania Alfonso Langella.

Il presidente De Luca, in una nota, chiarisce però che la Regione ha chiesto e ottenuto 350mila test antigenici, che arriveranno entro la fine della settimana: «In tempi brevi sarà definito un programma di screening a tappeto per il personale scolastico e anche per i lavoratori del trasporto pubblico». E De Gregorio chiosa: «È un'apertura importante, una conferma che la categoria viene considerata a rischio e meritevole di attenzione».

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Da inizio pandemia in Eav 155 dipendenti sono risultati positivi al Covid 19, pari a circa il 5% dei dipendenti, la gran parte dei quali rientrati regolarmente in servizio. Due, invece, i decessi (con un indice letalità pari all'1,5%). Le percentuali di positività e di letalità registrate in azienda sono sostanzialmente in linea con i dati registrati a livello nazionale. Negli ultimi 20 giorni si è registrato un incremento dei lavoratori in isolamento perché risultati positivi, ma sono stati loro stessi a segnalarlo: non si è verificata la necessità di ricorre all'effettuazione di tamponi presso il laboratorio convenzionato, dove Eav fa sottoporre al test il personale. Quindi si tratta di contagi contratti, presumibilmente, per contatti avuti fuori dall'azienda. «Sono numeri che confermano che l'attività lavorativa è stata gestita in modo sicuro e adeguato alla normativa», spiega ancora Umberto De Gregorio. Intanto, chi viaggia oggi dovrà fare i conti con nuovi disagi: è in programma uno sciopero di quattro ore del sindacato Orsa, dalle 18 alle 22. Gli autonomi vantano un alto numero di iscritto soprattutto in Circumvesuviana ed è probabile che proprio su queste linee possano verificarsi i maggiori problemi. Alla base della protesta, la questione dei parcheggi nelle aree di pertinenza dell'azienda: il sindacato chiede che vengano messi a disposizione dei lavoratori. 

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