Covid a Napoli: vaccini a rilento per gli over 80, immune solo un anziano su tre

Covid a Napoli: vaccini a rilento per gli over 80, immune solo un anziano su tre
di Melina Chiapparino
Lunedì 5 Aprile 2021, 23:01 - Ultimo agg. 7 Aprile, 08:33
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Vaccini no stop a Napoli dove le somministrazioni dei farmaci anti Covid hanno raggiunto quasi 5000 dosi inoculate tra Pasqua e Pasquetta. Numeri che, nonostante lo sprint raggiunto nelle festività con l’attività di tre hub napoletani su quattro, non sono bastati ad accelerare le inoculazioni per la platea degli over 80enni, rimasta indietro rispetto al gran numero di senior prenotati sulla piattaforma regionale. Il bilancio di domenica e lunedì, nei centri allestiti alla Mostra d’Oltremare, alla Stazione Marittima e all’ex Fagianeria nel Real Bosco di Capodimonte, a cui va aggiunta una percentuale più ridotta di vaccini domiciliari e presso centri accreditati, riguarda per l’esattezza una platea di 4.824 vaccinati. Tra il pranzo pasquale e i festeggiamenti di lunedì “in albis” sono stati vaccinati anziani sia nelle fasce degli over 70 che over 80, care giver e i pazienti fragili.

Dall’inizio della campagna vaccinale dell’Asl partenopea rivolta agli over 80, solo poco più della metà rispetto al totale dei candidati, ha ricevuto la prima dose del farmaco Pfizer.

Tradotto in cifre significa che, ad oggi, gli ultraottantenni che hanno completato il ciclo vaccinale, con prima e seconda dose, sono il 36% degli over 80 napoletani registrati sulla piattaforma regionale mentre ad aver ricevuto la prima dose sono il 66%. In pratica, un anziano ultraottantenne su tre, può dirsi immune a distanza di circa un mese e mezzo dall’inizio della loro campagna vaccinale. All’esordio delle somministrazioni per questa platea di senior, partite il 13 febbraio scorso, risultavano registrati circa 34.000 cittadini di cui poco più di 9.300 non deambulanti e per i quali, da una decina di giorni circa sono iniziate le vaccinazioni a domicilio. 

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La percentuale di adesione degli over 80 è, in effetti, cresciuta in questi mesi e le registrazioni in piattaforma sono leggermente aumentate in quantità ma sono solo 12.254 gli ultraottantenni da considerare “immuni”. Il ritmo delle somministrazioni non c’entra con il lavoro delle equipe vaccinali negli hub napoletani che stanno mantenendo degli standard elevati di operatività con prestazioni rapide di circa 4 minuti a vaccino e fasce orarie di convocazione dal mattino alla sera. Il punto sono le forniture del farmaco Pfizer che, più volte, hanno subito rallentamenti o sono arrivate in quantità insufficienti rispetto al fabbisogno della platea degli over 80. La spilla con su scritto “sono vaccinato” e un piccolo ovetto di cioccolato, in ricordo del vaccino pasquale. È così che sono stati accolti i candidati all’immunità che tra domenica e lunedì, sono stati vaccinati mostrando una significativa convinzione nel recarsi ai centri nonostante il clima di festa. A dimostrazione di questo, ci sono i numeri e la ridottissima percentuale di defezioni che, a parte alcune variazioni a seconda delle categorie convocate, si è aggirata sul 15% di assenti. 

 

Unico punto vaccinale, escluso dagli arruolamenti è stato il museo Madre che riprenderà la sua attività da oggi. Nel dettaglio, al Covid Vaccine Center della Mostra d’Oltremare, a Pasqua, sono stati vaccinati 1.145 over 80 e 213 il giorno dopo. Alla Stazione Marittima, sempre a Pasqua, hanno ricevuto la prima dose 444 over 70 e altri 472 il giorno dopo. Infine, nel centro vaccinale al Real Bosco di Capodimonte, sono stati vaccinati 462 care giver domenica e altri 436, lunedì. A queste categorie, vanno aggiunti 171 vaccini domiciliari, realizzati dai medici di famiglia in tutti i quartieri napoletani e 430 somministrazioni alle persone dializzate, presso i centri accreditati con l’Asl Napoli 1. 

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