Vaccino Covid in Campania, obiettivo raddoppio: intesa con pediatri e farmacisti

Vaccino Covid in Campania, obiettivo raddoppio: intesa con pediatri e farmacisti
di Ettore Mautone
Lunedì 15 Marzo 2021, 08:00 - Ultimo agg. 08:30
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Vaccinazioni Covid-19: il nuovo piano nazionale ha l'obiettivo di raggiungere le 500 mila inoculazioni al giorno per immunizzare l'80 per cento della popolazione entro settembre. La macchina delle vaccinazioni in Campania ha finora raggiunto al massimo punte di 23 mila dosi al giorno che ora bisognerà raddoppiare. Il grande limite finora è stato quello delle dosi disponibili con Pfizer e Moderna destinati a personale sanitario e ultraottantenni fragili e Astra Zeneca a insegnanti e forze dell'Ordine prima che l'Aifa abolisse i limiti di età. Ora si parte con gli ultra settantenni e con i malati particolarmente vulnerabili. Oltre ai punti vaccinali delle Asl e al personale dipendente, finora impiegato peraltro in regime di orario straordinario, sarà necessario riattivare non solo i centri si inoculazione allestiti nelle 17 aziende ospedaliere della regione (accantonati dopo l'impegno iniziale) ma anche allargare la platea dei vaccinatori e dei luoghi scelti per le inoculazioni secondo le indicazioni fornite dal commissario nazionale Paolo Figliuolo

In Campania, nella prospettiva di dover moltiplicare i punti vaccinali e i livelli di vaccinazione, i primi ad essere arruolati sono stati i medici di famiglia che hanno già ratificato, una settimana fa, un accordo ad hoc con la Regione. Tramite le reti e le cooperative di quartiere i 4200 camici bianchi convenzionati della Campania sono chiamati a identificare i pazienti particolarmente fragili da raggiungere a domicilio, se effettivamente non deambulanti (per somministrare le dosi di Moderna più facilmente trasportabili) oppure invitati ad appuntamenti presso lo studio. Le dosi saranno fornite dalle Asl e i rimborsi sono quelli previsti dal contratto. «In ogni piano vaccinale di massa che si rispetti - avverte Natale De Falco, medico della Cimo - bisognerebbe partire dalla rete già esistente, presso i punti vaccinali dei distretti, ad esempio, da potenziare con nuove forze e arruolamenti.

Altrimenti il rischio è polverizzare le risorse e ingigantire i costi creando sprechi».

Anche con i farmacisti la Regione ha già stilato una prima bozza di accordo ma in questo caso per le inoculazioni vanno definiti alcuni dettagli come la presenza del medico, dell'infermiere (anche se 300 farmacisti hanno seguito un corso professionalizzate) la rete di approvvigionamento. In Campania ci sono 1600 farmacie con 5 mila farmacisti. Una rete capillare in grado di raggiungere ogni angolo della regione. Come già dichiarato dal presidente di Federfarma Campania, Dario Pandolfi, «c'è ampia disponibilità di Federfarma Campania a collaborare con le istituzioni regionali per trovare soluzioni condivise che siano funzionali alle esigenze della Regione in modo da essere parte attiva nel processo di vaccinazione della popolazione al fine di raggiungere l'obiettivo principale che sia vaccinata il maggior numero di popolazione nel minor tempo possibile».

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Prima in Italia ad aver siglato un accordo con i pediatri di famiglia è la Asl Napoli 3 sud. Intesa che vedrà i medici impegnati nei Punti vaccinali di popolazione per imprimere alla campagna vaccinale un'importante accelerazione. I pediatri saranno all'opera in una prima fase nei 13 distretti della Napoli 3 Sud, coprendo così 57 Comuni. «Parte dell'accordo - dice il vice presidente nazionale della federazione italiana pediatri Antonio D'Avino - prevede poi la somministrazione ai bambini, presso gli studi professionali, anche di tutti gli altri vaccini previsti dal piano nazionale prevenzione vaccinale». In questo modo i pediatri puntano a recuperare l'enorme numero di vaccinazioni perse a causa della pandemia. Un accordo che ora è atteso al via libera da altre Asl. Dai prossimi giorni Ugo Trama, componente dell'unità di crisi e dirigente dell'area farmaceutica della Regione insieme e Pietro Buono medico responsabile dell'area vaccini inizierà la ricognizione sui dentisti, specialisti ambulatoriali, medici sportivi e del lavoro, specializzandi e infermieri disponibili a cooperare. La platea di camici bianchi interessata potrebbe raggiungere le 50 mila unità.

Intanto a Salerno si alza il sipario sul punto vaccinale comunale al teatro Augusteo: prime cinquanta inoculazioni, ieri mattina ad altrettanti ultra 80enni. La struttura, a pieno regime, garantirà 500 somministrazioni al giorno. A stretto giro, «entreranno in scena» anche gli altri due centri completati dal Comune per la somministrazione del siero: uno al centro sociale nella zona orientale e l'altro nel polifunzionale del quartiere Matierno. 

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