Vaccini Covid, nel Napoletano scatta già la truffa: «Arriva a casa per 60 euro»

Vaccini Covid, nel Napoletano scatta già la truffa: «Arriva a casa per 60 euro»
di Fiorangela d'Amora
Sabato 21 Novembre 2020, 09:59 - Ultimo agg. 15:04
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Vaccini e tamponi Covid a domicilio per anziani, ecco le nuove truffe telefoniche, tentate in questi giorni nell'area stabiese e dei Monti Lattari. «Buongiorno signora, siamo dell'Asl, stiamo somministrando le prime dosi del vaccino Covid». Dall'altro capo del telefono Rosetta sembra stordita, non capisce esattamente cosa vorrebbe la gentile signorina al telefono che si è presentata con un nome di fantasia.

«Il vaccino l'ho già fatto, non ci serve niente». La donna prova a riprendere il discorso: «Non uscite di casa signora, è pericoloso, noi dell'Asl arriviamo da lei».

La conversazione dura poco e l'anziana, 80enne che vive con il marito coetaneo, non si rende conto della tentata truffa, perché la donna al telefono non aveva terminato il discorso. Capirà tutto quando, dopo appena 24 ore, il telefono torna a squillare. «Buongiorno signora, chiamo dall'ospedale di Salerno, oggi siamo a Castellammare per somministrare i primi vaccini». Questa volta è un uomo e Rosetta lo interrompe subito, la vicina l'aveva messa in guardia sul fantomatico vaccino Covid che non esiste ancora e così, certa della truffa, lo aggredisce verbalmente. «Il vaccino Covid non c'è ancora, ma che dite? Già mi ha chiamato una sua collega ieri». L'uomo al telefono aggiusta il tiro: «Ma no signora, ha compreso male la collega. Oggi facciamo a domicilio il vaccino antinfluenzale e nello stesso tempo il tampone per il Covid che costa 60 euro».


LA RABBIA
Rosetta non ci vede più dalla rabbia, inveisce al telefono e poco dopo chiama la vicina per sfogarsi. Come lei, in questi giorni a Castellammare sono decine gli anziani che si sono rivolti a parenti, amici e ai propri parroci raccontando l'accaduto. «Vogliono farci il tampone a domicilio, Padre non crede sia una buona cosa?». Non tutti hanno avuto la prontezza di Rosetta che grazie al suo carattere deciso ha evitato la truffa a domicilio. «Nel nostro quartiere - spiega don Salvatore, parroco dello Spirito Santo, zona dell'Acqua della Madonna - alcuni anziani hanno risposto di essere interessati, poi hanno avuto dubbi e ci hanno chiamato. Alla richiesta di denaro si sono raffreddati e non hanno accettato la visita domiciliare». La rete di solidarietà nei quartieri in questi giorni di crisi è particolarmente attenta, il filo diretto tra parrocchiani e chiesa ha permesso che la truffa non si concretizzasse. «Volevano 60 euro - spiega don Salvatore - i nostri anziani a stento arrivano alla fine del mese e per fortuna nessuno ha ceduto alle insistenze telefoniche».

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LA RETE
Ieri don Salvatore ha segnalato tutto alle forze dell'ordine, prima che lo facesse lui nessuna denuncia era stata ancora formalizzata. Nella rete dei malviventi sono finiti decine di anziani di ogni rione, ma gli stessi investigatori non escludono che la dimensione del fenomeno sia più ampia, investendo altri comuni, nel comprensorio e oltre. Le truffe telefoniche procurano da tempo facili guadagni ai danni di nonne e nonni che vivono da soli. Spingere sull'emergenza sanitaria è l'ultima trovata: «Si fingono medici o infermieri, mi hanno raccontato di queste nuove truffe, molti nostri parrocchiani hanno chiamato figli e nipoti dopo aver ricevuto la telefonata e sono stati messi in guardia»: don Luigi Milano, parroco della chiesa del Carmine nel centro di Castellammare è preoccupato. La sua parrocchia raccoglie decine di famiglie della borghesia stabiese, eppure anche nel centro cittadino il disagio sociale aumenta.

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