Mix vaccini per gli under 60, a Napoli il 30% rifiuta la dose: «Troppo pericoloso»

Mix vaccini per gli under 60, a Napoli il 30% rifiuta la dose: «Troppo pericoloso»
di Melina Chiapparino
Giovedì 17 Giugno 2021, 00:00 - Ultimo agg. 19:46
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AstraZeneca ritorna protagonista della campagna vaccinale a Napoli e convince gli over 60enni. Bilancio opposto, invece, per il mix vaccinale destinato agli under 60 che non ispira fiducia e fa aumentare la quota dei cittadini indecisi. Ma andiamo con ordine. La ripartenza delle somministrazioni del farmaco anglo-svedese, inaugurata ieri insieme alla riattivazione di tutti gli hub cittadini, è stata sprint. 

A parlare sono i numeri con quasi il 90% delle adesioni registrate al Covid Vaccine Center nella Mostra d’Oltremare dove, ieri, sono stati convocati i candidati all’immunità dai 60 anni in su per la somministrazione delle seconde dosi di AstraZeneca, come previsto dall’ultima circolare ministeriale. Unico intoppo del nuovo inizio, è stato il rallentamento dei primi turni del mattino a causa di problemi tecnici che hanno bloccato per circa due ore, otto delle dieci postazioni informatiche deputate alla fase di accettazione che precede le inoculazioni.

La conseguenza dello stop dei computer, nell’hub di Fuorigrotta, sono state file e attese più lunghe per i cittadini ultrasessantenni ma dopo le 10 del mattino, tutto è andato avanti regolarmente. 

Il bilancio della campagna anti Covid dell’Asl Napoli 1 torna a impennarsi con i numeri delle dosi di AstraZeneca. Su una platea di 3.900 ultrasessantenni convocati ieri nell’hub di Fuorigrotta, per il completamento del ciclo vaccinale col farmaco anglo-svedese, sono state somministrate 3.490 dosi. Non solo la percentuale arrivata a sfiorare il 90%, documenta una fiducia indiscutibile nel siero, sconosciuta alle platee più giovani, ma anche l’atteggiamento dei cittadini, non lascia dubbi sui loro convincimenti. «Siamo assolutamente tranquilli perché non abbiamo avuto nessuna notizia riguardo complicanze sugli anziani. Ci fidiamo e guardiamo avanti con ottimismo» ha detto una coppia di amici over 70enni, in fila ieri mattina, riflettendo un convincimento comune a tutti i candidati hanno accettato di buon grado il siero. La campagna AstraZeneca, proseguirà con le seconde dosi, ogni lunedì e mercoledì delle prossime settimane, sempre su base delle convocazioni tramite sms da parte dell’Asl partenopea. Oggi, invece, sulla carta, sono previste 1.440 prime dosi per l’Open Day di AstraZeneca rivolto alla fascia di età che si aggira tra i 60 e i 79 anni, in programma da questa mattina fino a sera, alla Stazione Marittima di Napoli. 

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Dubbi, sospetti e paure. A scatenarli, è stato il mix vaccinale previsto per la platea degli under 60enni napoletani che, dopo la somministrazione della prima dose di AstraZeneca, hanno ricevuto, a completamento del ciclo vaccinale, una dose di Pfizer. Ieri è stato il primo giorno di rodaggio per le somministrazioni con il cambio di siero che, almeno a giudicare dai numeri registrati dagli addetti ai lavori, non ha convinto i napoletani. Su un totale di 690 convocati alla Stazione Marittima per la seconda dose con la sostituzione del farmaco (come previsto dalla circolare ministeriale inviata a tutte le regioni del paese) si sono fatti pungere 673 cittadini. La percentuale del 70% di adesioni però non documenta l’atteggiamento emotivo della maggior parte dei convocati che non hanno nascosto indecisioni e dubbi tra le pareti dei box vaccinali. Sono stati in tanti a fare domande e chiedere rassicurazioni sull’affidabilità del mix vaccinale e, non è un caso, che le consulenze con i medici siano durate più del solito. C’è stato persino chi ha tentato di convincere i medici a iniettarli il farmaco anglo-svedese ma le tre persone che hanno insistito per avere AstraZeneca, ovviamente, non hanno potuto riceverlo e hanno rifiutato Pfizer. 

Oggi ritorna la «batteria» degli Open day a Napoli con quattro hub dove verranno somministrate prime dosi di Pfizer e Moderna e una sola eccezione: l’Open day di AstraZeneca, alla Stazione Marittima per gli ultrasessantenni. L’obiettivo è quello di iniettare il maggior numero di prime dosi che, sulla carta, saranno circa 5000 alla Mostra d’Oltremare e nell’hub di Capodichino, 600 al Museo Madre e 1.440 all’ex Fagianeria nel Real Bosco di Capodimonte. Una mossa per contrastare il flop di ieri all’hangar Atitech dove su 5000 convocati per la prima dose di Pfizer se ne sono presentati solo 1.219. 

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