Vaccino Sputnik in Campania, De Luca insiste: «Tutto regolare, non faremo passi indietro»

Vaccino Sputnik in Campania, De Luca insiste: «Tutto regolare, non faremo passi indietro»
di Adolfo Pappalardo
Giovedì 1 Aprile 2021, 08:00 - Ultimo agg. 18:26
4 Minuti di Lettura

Nessun passo indietro o arretramento da parte di De Luca. Né su Sputnik, né sui vaccini agli operatori turistici: due punti, tanto per chiarirci, che avevano fatto storcere il naso anche al premier Draghi. Il governatore della Campania discute di Covid negli studi di Porta a Porta ieri sera con il collega del Veneto, il leghista Luca Zaia. Due, non a caso, favorevoli alla via russa per le vaccinazioni. Autorizzazione Aifa ed Ema permettendo.

«Non siamo affezionati alla zona rossa.

Vogliamo - spiega nella trasmissione di Rai 1 - riaprire tutto ma per sempre. Dobbiamo fare i conti con la regione più difficile d'Italia, con la più alta densità abitativa. Dobbiamo essere estremamente prudenti ma poi aprire per sempre». 

Naturale poi che si viri sull'argomento caldo degli ultimi giorni: l'acquisto, tramite un contratto di prenotazione, del vaccino di produzione russo. Contratto stipulato dalla Campania con la Russia che ha scatenato molte polemiche di cui quasi sembra meravigliarsene De Luca. E, anzi, non arretra. «Per il vaccino Pfizer sono state necessarie 3 settimane per avere le autorizzazioni - continua - qui invece si va avanti al rallentatore. Ci dicessero che questo vaccino non va bene e il contratto, ovviamente, non sarà mai esecutivo. In caso contrario invece immediatamente dopo l'approvazione di Ema o Aifa, nelle prime due settimane pensiamo di ricevere 500mila dosi, e nei 3 mesi successivi 3 milioni di dosi con la possibilità di opzionarne altri 3. Il prezzo è 8 dollari e mezzo, più o meno lo stesso di Pfizer e l'accordo prevede - aggiunge - anche che, se in questo periodo subentra un accordo interstatale il prezzo praticato viene immediatamente adeguato a quello statale».

Sul perché la scelta sia caduta sul vaccino Sputnik, il governatore spiega come questa era l'unica strada: «Noi siamo vincolati dalla normativa europea - ricorda De Luca - a non fare contrattazioni con le aziende che sono contrattualizzate dall'Unione Europea, e cioè Pfizer, Astrazeneca, Moderna e Johnson & Johnson. Per quanto riguarda le altre aziende non c'è alcun vincolo, e dunque siamo andati avanti cercando interlocutori sul mercato mondiale». Ma sulla situazione della nostra regione De Luca si dice tutto sommato fiducioso: «I due dati che alla fine misurano il livello dell'epidemia sono questi: il primo è il numero dei decessi, il secondo è il numero delle terapie intensive occupate. Per quel che riguarda la Campania, per un verso e per l'altro, abbiamo una condizione che fa stare fiduciosi, a condizione ovviamente che non perdiamo il senso della responsabilità e della misura».

Video

Naturale come anche davanti alle Telecamere si torni sulla riduzione dei vaccini arrivati in Campania, rispetto alle altre regioni: «Fino a un settimana fa la Campania aveva 130mila vaccini in meno rispetto alla percentuale di abitanti che ha sul totale nazionale. Il nuovo commissario di governo ha introdotto il criterio un cittadino, un vaccino, va bene così, stiamo cominciando a recuperare anche quello che non ci era stato mandato», chiarisce il governatore tornando su un altro fronte di polemica. Quello della vaccinazione alle categorie turistiche, a prescindere dalle fasce d'età. «Stiamo lavorando per immunizzare in anticipo le isole, gli abitanti ma anche gli operatori turistici. Vorremmo fare rapidamente, al di là delle fasce d'età, l'immunizzazione di tutte le isole di Ischia, Capri e Procida anche per avviare una campagna di promozione turistica internazionale».

E sempre nello studio di Porta a Porta Luca Zaia, il governatore leghista del Veneto, rilancia l'allarme della mancanza di vaccini. «Al momento siamo primi per vaccinazioni, ne facciamo 35 mila al giorno, ma le sospendiamo perché - continua - non sono arrivati vaccini. Ci manca, quindi la macchina perfetta che abbiamo messo in piedi, addirittura con modelli di accesso rapido, diretto, senza prenotazione, in questo momento non riusciamo a garantirla, perché non abbiamo la materia prima». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA