Vaiolo delle scimmie: in Italia i casi passano in pochi giorni da 504 (500 uomini e 4 donne) a 545, 40 in più in 72 ore. Di fronte al rapido aumento delle infezioni il ministero della Salute ha annunciato ieri il via libera alla consegna alle Regioni più colpite delle prime dosi di vaccino. La somministrazione dovrebbe iniziare già da lunedì. La prima tranche di fiale, arrivata in Italia il 15 luglio, comprende 5.200 dosi donate dalla Commissione Ue. A fine agosto ne arriveranno altre 11mila. I primi a immunizzarsi saranno gli operatori sanitari e le fasce di maggior rischio.
In serata sono arrivate dal ministero due circolari sul vaccino per Monkeypox: la prima riguarda la distribuzione alle 4 regioni più colpite delle prime dosi (2000 vanno alla Lombardia, 1.200 al Lazio, 600 all'Emilia Romagna e 400 al Veneto). La successiva tranche sarà messa a disposizione delle Regioni che ne faranno richiesta entro la fine di agosto. Una quota di dosi (mille per ora) resta stoccata presso il ministero della Salute per eventuali emergenze. La seconda circolare riguarda la strategia vaccinale. Il vaccino antivaiolo messo a punto negli Usa si chiama Jynneos. La premessa è che le attuali modalità di contagio e diffusione e l'efficacia delle misure non farmacologiche fanno escludere la necessità di una campagna vaccinale di massa. A fronte di ciò e della limitata disponibilità di dosi il vaccino è destinato per ora alle categorie alto rischio. Parliamo del personale sanitario di laboratorio, persone gay, transgender, bisessuali. Tali soggetti a più alto rischio potrebbero essere identificati tra coloro che afferiscono agli ambulatori per diagnosi e terapia dell'Aids e delle malattie sessualmente trasmissibili. Il vaccino attualmente disponibile è sviluppato su virus vivo ma non replicante autorizzato dall'Fda per la prevenzione del vaiolo e del vaiolo delle scimmie in adulti ad alto rischio d'infezione. La decisione del governo italiano arriva a circa 24 ore di distanza dalla dichiarazione dello stato di emergenza fatto scattare dal dipartimento Salute degli Stati Uniti d'America con oltre 6.600 casi dall'inizio dell'epidemia mentre il 23 luglio l'Oms ha dichiarato l'epidemia di Vaiolo delle scimmie emergenza sanitaria mondiale. Finora nel mondo si contano 26.500 casi e 9 decessi. In Europa il paese più colpito è la Spagna.
In Campania - dove i casi sospetti, giunti al Cotugno, sono una sessantina di cui 23 positivi - quasi certamente sarà il Cotugno il centro di riferimento per la profilassi. «C'è una piccola ripresa del vaiolo delle scimmie - ha confermato il governatore Vincenzo De Luca nella diretta Facebook del venerdì - registriamo qualche picco di contagi in Italia e qualcuno anche in Campania. Faccio un appello a quelli che hanno tra i 25 e i 40 anni (la fascia anagrafica più colpita nda) di starsene calmi perché abbiamo visto che i contagi si sono verificati per comportamenti sessuali diciamo scapigliati - ha sottolineato con una punta di ironia - in quella fascia d'età. Questi sono tempi complicati: il Covid, la guerra, mancava soltanto il vaiolo delle scimmie». Invitando poi alla prudenza sia sul fronte del Covid che su quello del Vaiolo perché «l'estate ed agosto sono un periodo di grande rimescolamento a causa dei viaggi e delle vacanze».
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