Lo hanno trascinato fuori dall'auto e gli hanno spaccato la testa. Calci e pugni: due contro uno, fino a fargli grondare il sangue sul viso, fino a rompergli il naso e i denti. Senza un motivo, o meglio, per un motivo banale, come una precedenza stradale. Brutta esperienza toccata a un ingegnere di 26 anni, colpito a calci e pugni sotto casa da due energumeni. Venerdì notte, intorno alle 21.30, parco degli Oleandri a Varcaturo. Auto incolonnate per uscire, il giovane professionista si trova di fronte un'auto che prova ad entrare nel parcheggio privato. Ha altre vetture dietro, fa cenno che non può retrocedere, non ha spazio di manovra. È l'inizio del pestaggio, secondo quanto emerge dalla ricostruzione offerta da fonti investigative.
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Pioggia battente, si crea un poco di spazio, il 26enne riesce a ricavare un corridoio utile per uscire dal parco.
Violenza gratuita alle porte di Napoli, in un parco ben frequentato di Varcaturo, come troppe volte sta accadendo di recente. Meno di un mese fa, a Sant'Antimo, un ragazzo è stato ridotto su una sedia a rotelle, dopo un litigio provocato dal tentativo della vittima di impedire avance scomposte alla sua ragazza. È finita male. C'è stato un inseguimento e i due molestatori hanno costretto il ragazzo ad uscire dall'auto, per poi esplodergli alle gambe alcuni colpi di pistola. Poche ore dopo, i medici sono stati costretti ad amputargli le gambe per salvargli la vita. Brutte storie anche a Pianura e a Ponticelli, dove due ventenni - per motivi differenti - sono stati feriti a colpi pistola e a coltellate.
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Ma torniamo a Varcaturo, torniamo all'episodio di venerdì notte. Indagini sulle telecamere della zona, si cerca il numero di targa dell'auto usata dai due aggressori. Stando alla prima ricostruzione, il pestaggio si è consumato in due momenti: prima trascinando fuori dall'auto il professionista, poi colpendolo in un seconda occasione, quando ormai il 26enne aveva trovato riparo a pochi metri di distanza. Nessuno è intervenuto. C'erano altre persone nelle auto incolonnate, mentre diverse persone ai balconi hanno assistito al doppio pestaggio. Nessuno si è immischiato. Neanche una telefonata alle forze dell'ordine, mentre la vittima dell'aggressione chiedeva inutilmente aiuto. Chiuso nella sua guardiania un vigilante ha aspettato che i due picchiatori lasciassero la zona. Violenza gratuita, si attende una risposta investigativa, che potrebbe arrivare dall'analisi delle telecamere nella zona, a partire da quelle di una palestra interna al parco. Si lavora all'identikit dei due energumeni, c'è una traccia di partenza: quei due picchiatori sembravano quelli che hanno arrestato per l'omicidio del giovane Willy Monteiro Duarte, poche settimane fa nella tranquilla periferia laziale.