Contrasto alla violenza: venerdì la «panchina rossa» per Stefania Formicola e la marcia a Scampia

Contrasto alla violenza: venerdì la «panchina rossa» per Stefania Formicola e la marcia a Scampia
di Nico Falco
Venerdì 9 Marzo 2018, 06:48
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 Prima tappa a Fuorigrotta, per l’inaugurazione di una “panchina rossa” dedicata a Stefania Formicola e alle altre vittime di femminicidio, poi il pomeriggio tutti a Scampia per la marcia contro ogni tipo di violenza. Le iniziative, entrambe parte di una serie di eventi programmati per “Marzo donna”, sono fissate per venerdì 9 marzo.

La marcia partirà alle 16.30 in via Galileo Galilei, davanti alla sede dell’associazione Dream Team, le fiaccole arriveranno all’oratorio della chiesa del rione Don Guanella. Prenderanno parte le mamme di Arturo e Gaetano, Maria Luisa Iavarone e Stella Lucca, i genitori di Stefania Formicola e di Nunzia Castellano, vittime di femminicidio; Antonio Cesarano, papà di Genny, vittima innocente di camorra; Carmela Sermino, vedova di Gaetano Veropalumbo, ucciso da un proiettile vagante; Antonella Leardi, mamma di Ciro Esposito. Ci saranno, in rappresentanza delle Istituzioni, Apostolos Paipais, presidente dell’ottava municipalità; Ivo Poggiani, presidente della terza municipalità; Chiara Marciani e Alessandra Clemente, rispettivamente per l’assessorato alle Pari Opportunità della Regione Campania e per quello alle Politiche Giovanili del Comune di Napoli; i presidi del Liceo “Cuoco-Campanella”; I.I.S. “G.Siani”,  I.S.I.S. “V.Veneto”; I.C. “Ilaria Alpi-Carlo Levi”; I. C. “Bovio-Colletta”; I.I.S. “Minzoni” di Giugliano. Tra i difensori specializzati in femminicidi gli avvocati Giorgio Pace (difensore di Romina Del Gaudio, vittima di femminicidio), e Maurizio Zuccaro (difensore di Carla Caiazzo, sfigurata con acido). Hanno dato adesione alla Marcia Franco Malvano, Commissario Regionale per il Coordinamento delle Iniziative Antiracket e Antiusura; Antonella Formicola, criminologa; le parrocchie di Chiaiano e Rione Don Guanella; Luigi Leonardi, vicepresidente Associazione Nazionale Vittime Usura ed estorsione; il Comitato “Maurizio Estate”; Pisanti, “Miradois Onlus”; “Less Onlus”; “Movimento per la Pace”; Bifulco, Circolo “La Gru”; CISL Campania; CISL Napoli; I.Te.R. Istituto di Terapia Relazionale - Scuola di formazione e specializzazione, l’ Associazione “Formatime” e don Tonino Palmese, presidente Fondazione Polis.
 
“Abbiamo messo a disposizione la sala istituzionale per presentare la marcia  per dare un segnale di vicinanza – dice Apostolos Paipais, presidente della ottava municipalità – e abbiamo concesso il patrocinio morale alla manifestazione. La Municipalità, così come i residenti, sono contro ogni forma di violenza. E’ un tema che ci interessa molto: già a novembre, in occasione della giornata nazionale contro la violenza sulle donne, ponemmo il problema degli orfani delle vittime di violenza di genere, che perdono entrambi i genitori quando uno ne uccide l’altro. Sottoscrivemmo un documento poi approvato in Consiglio con cui chiedevamo al Presidente della Repubblica di istituire un fondo ad hoc. Vogliamo la certezza della pena, ma crediamo sia molto importante anche agire sulla prevenzione. Bisogna fare una rete tra associazioni, amministrazione, parrocchie e scuole per combattere la violenza. Nel nostro quartiere, grazie al sostegno della Regione, tra marzo e aprile verrà implementato il sistema di videosorveglianza e questo è un ulteriore passo verso la riqualificazione; ci sarà da lavorare ancora molto, tanti sono i progetti in itinere, e tra questi dobbiamo inserire anche dei percorsi per valorizzare la donna sotto il punto di vista lavorativo. Serve che ci sia un rapporto costante tra gli enti locali, le Istituzioni devono poter dare risposta alle istanze che arrivano dal territorio per evitare che il malcontento si trasformi in tensioni sociali”.
 
“Oggi apprendo che Antonietta Gargiulo saprà che l’uomo che aveva sposato ha ucciso le due figlie prima di suicidarsi – aggiunge Maria Luisa Iavarone – l’8 marzo va dedicato a tutte quelle vittime che subiscono violenza da innocenti. Non solo alle donne. Quella di domani è una marcia che tende a promuovere comportamenti di responsabilità da parte di tutti, coinvolgendo anche le scuole e le associazioni di volontariato. Non deve essere solo un atto dimostrativo, deve essere un movimento di sensibilizzazione che utilizza le madri, le donne, come testimonial”.
 
Sull’obiettivo della sensibilizzazione torna anche Adriana Esposito, la madre di Stefania Formicola, uccisa nell’ottobre 2016 dal marito. “Ci rivolgiamo a tutte le vittime, vogliamo dire loro che non devono avere paura di denunciare, di parlare. Non devono avere vergogna, se non riescono a confidarsi coi familiari lo facciano con gli amici, si rivolgano agli sportelli, ma non devono restare in silenzio. Bisogna pubblicizzare molto i servizi di supporto, dare un riferimento a chi ne ha bisogno. E l’educazione deve cominciare dalle scuole, si deve insegnare già ai bambini a rapportarsi con rispetto agli altri. Bisogna poi formare un maggior numero di personale specializzato per aiutare chi è già vittima di violenza; servono percorso dedicati, come gli sportelli rosa negli ospedali, e occhi allenati per riconoscere certe situazioni anche quando la denuncia non arriva. Certe situazioni non possono essere prese sottogamba, nemmeno dalle forze dell’ordine. Anche quando si ha il sospetto che sia un falso allarme, una situazione passeggera. Ogni caso va valutato con la massima serietà e professionalità, perché dietro ogni episodio potrebbe esserci una potenziale tragedia”.
 
“Quando ho presentato il progetto per la panchina al Comune – conclude Antonella Formicola – ho subito avuto il supporto dell’assessorato alle Pari Opportunità e di Paola Del Giudice del Comune di Napoli. Verrà sistemata anche una targa in memoria di Stefania ma anche per le altre vittime di femminicidio. I suoi genitori hanno lanciato l’idea della marcia, che si è poi estesa agli altri familiari delle vittime ed è stata raccolta dalle associazioni e dalle Istituzioni. Partiremo dall’associazione Dream Team, insieme alla presidente Palumbo, proseguiremo lungo via Labriola per arrivare al rione don Guanella, zona di frontiera, dove ci sarà un incontro col parroco, don Lillo. E’ una iniziativa che è dedicata alla sensibilizzazione, non solo contro il femminicidio ma a sostegno di tutte le vittime di crimini violenti”.
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