Conte e Macron firmano il patto di Napoli: Mediterraneo, Africa e cantieri navali

Conte e Macron firmano il patto di Napoli: Mediterraneo, Africa e cantieri navali
di Erminia Voccia
Giovedì 27 Febbraio 2020, 19:24 - Ultimo agg. 28 Febbraio, 12:56
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Un sole quasi primaverile ha accolto questo pomeriggio il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron a Piazza del Plebiscito. Dopo gli onori militari tributati al Capo dell'Eliseo e al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, alle 16:00 è iniziato il 35esimo vertice intergovernativo tra Italia e Francia al Palazzo Reale di Napoli. Rilanciare le relazioni bilaterali tra Roma e Parigi, diventate molto fredde negli ultimi due anni. Questo l’obiettivo dell'incontro di oggi 27 febbraio nella città partenopea. «I rapporti tra Italia e Francia non possono entrare in crisi con il passaggio da un governo all'altro, sono rapporti storici», ha affermato Conte. «Oggi non è giorno di polemiche ma neppure ieri e neppure domani», ha aggiunto il premier parafrasando Eduardo De Filippo.
 
 

Un'ora la durata del colloquio tra capo del governo italiano e il presidente francese. Al centro del vertice tra Conte e Macron il “Patto di Napoli”, un elenco preciso e dettagliato di settori in cui Roma e Parigi si impegnano a collaborare l'una accanto all'altra nell'interesse comune di rafforzare l'integrazione europea. Il “Patto di Napoli” è un passo in avanti importante verso il simbolico Trattato del Quirinale, annunciato nel 2017 ma i cui lavori erano stati congelati per effetto della crisi diplomatica. Su modello del trattato franco tedesco, il Trattato del Quirinale si propone di definire un quadro più stabile per la futura collaborazione tra Italia e Francia.
 
 

Il capo del governo italiano e il presidente francese hanno presieduto i lavori del vertice a cui hanno preso parte i rappresentanti dei governi italiano e francese. Dodici ministri italiani hanno avuto incontri bilaterali con 11 dei loro omologhi francesi. Riuniti a Napoli i titolari dei dicasteri Esteri, Interno, Giustizia, Difesa, Economia, Trasporti, Ambiente, Cultura, Istruzione, Ricerca, Affari europei. «Un asse solido è stato costruito in questi anni tra il Ministero della Giustizia francese e quello italiano», così Alfonso Bonafede a margine del vertice Italia Francia.
 
Dal coronavirus al futuro dell'Europa
 
Tra i temi del bilaterale la piena collaborazione per gestire la crisi sanitaria causata da Covid-19, il nuovo coronavirus, necessaria anche in seguito al primo decesso registrato ieri a Parigi. La cooperazione prevede la condivisione delle informazioni scientifiche.

A Napoli si è discusso anche di tematiche internazionali e delle questioni prioritarie per l’Europa, come la politica comune da adottare per la gestione del bilancio dell’Unione Europea. “La stabilità di lungo termine del Mediterraneo e dell'Africa sub-sahariana, resta una priorità assoluta per l'Italia e per la Francia, per il raggiungimento della quale è importante promuovere l'utilizzo delle risorse energetiche della regione come fattore di inclusività e di cooperazione geo-politica”, è scritto nel Patto di Napoli. Italia e Francia si impegneranno per facilitare gli investimenti sostenibili in Africa. Parigi e Roma sono concordi nel ribadire “la necessità di un'azione risoluta per combattere la tratta di esseri umani, favorire una gestione ordinata delle migrazioni e lottare contro il terrorismo”. Le due nazioni “si impegnano anche attraverso l'incremento dell'interoperabilità tra le rispettive marine a garantire la sicurezza marittima, inclusa la salvaguardia della libera navigazione nel Mediterraneo orientale, che è oggi lo scenario di crescenti tensioni”.
 
In primo piano anche il conflitto libico, in riferimento al quale “Italia e Francia sostengono con convinzione il percorso definito dalla Conferenza di Berlino, per una soluzione pacifica del conflitto, guidato dalle Nazioni Unite, nel rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale del Paese”. Il governo francese è pronto a sostenere un ruolo più forte dell'Italia in Libia, in cambio di un maggiore impegno da parte del contingente italiano in Niger e in tutto il Sahel, area dove la Francia è presente con la missione Barkhane e i suoi oltre 4mila militari impegnati a combattere il terrorismo jihadista.

Ma l'appuntamento partenopeo conta anche per definizione del futuro assetto europeo nel post-Brexit. Si è parlato di Green deal europeo, migrazioni, della futura relazione con il Regno Unito e del processo di allargamento dell'Ue, con la Francia che sostiene all’adesione di Macedonia del Nord e Albania. A marzo la Commissione Europea renderà disponibile la relazione sull’avvio dei negoziati con l’Unione Europea e due Paesi balcanici. In merito alla sfida epocale dei cambiamenti climatici, Italia e Francia spingono verso la neutralità climatica al 2050, appoggiando il Patto verde per l'Europa presentato dalla Commissione europea.
 

Cantieristica militare e spazio
 
Il Patto di Napoli contribuisce a riaffermare la collaborazione nell'ambito della politica estera e di sicurezza comune europea. La firma tra il ministro della Difesa italiano Lorenzo Guerini e l'omologa francese Florence Perly di un accordo nel settore della cantieristica navale militare – come prevede il Patto di Napoli – sancisce il sostegno dei due Stati per la joint venture Naviris creata da Naval Group e Fincantieri, concretizza il progetto avviato al precedente vertice di Lione. Questa alleanza consentirà di coordinare le strategie industriali internazionali, con la definizione comune di un portafoglio di opportunità di esportazione”. In merito all'acquisizione da parte del Gruppo italiano sull’ex Stx si attende il via libera dell’antitrust europeo. Prevista per aprile la decisione finale di Bruxelles.
 
Roma e Parigi “intendono rafforzare ulteriormente il loro ruolo guida nell'attuazione di nuove iniziative di difesa europee nel campo delle capacità attraverso la cooperazione strutturata permanente (PESCO), il Fondo europeo di difesa (EDF) e il futuro Strumento Europeo per la Pace (SEP). Grande attenzione allo spazio: Italia e Francia “proseguire lo sviluppo di progetti di capacità congiunta nel settore della difesa e dello spazio, al fine di dotarsi di sistemi efficienti e pienamente interoperabili e per costruire una base industriale di tecnologia europea e difesa competitiva”. Le due nazioni già collaborano scambiandosi dati satellitari dei rispettivi sistemi per l'osservazione della Terra, COSMO SkyMed per l'Italia e CSO per la Francia, e nelle telecomunicazioni militari con i satelliti Athena Fidus e Sicral 2. A livello europeo entrambi i Paesi sono parte attiva dei programmi satellitari Copernicus e Galileo. All'interno dell'ESA la Francia è il secondo contributore, l'Italia il terzo. Nel settore lanciatori l'Italia tramite Avio partecipa al programma europeo, a guida franco-tedesca, Ariane; mentre la Francia partecipa al programma europeo Vega, a guida italiana.

Torino-Lione

Da parte di Italia e Francia la riconferma del "loro interesse strategico per lo sviluppo della mobilità passeggeri e merci nel rispetto dell'ambiente, con un'attenzione particolare alle nuove infrastrutture transalpine, essenziali per il riequilibrio modale. Sottolineano l'importanza dell'ultimazione della sezione transfrontaliera della linea Torino-Lione in corso con il fondamentale contributo UE, confermato al 40%, ma di cui è atteso, nel nuovo Grant Agreement, l'annunciato incremento al 55%.” I governi di Roma e Parigi avviano a livello politico un "Dialogo Strategico Trasporti".
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