Vesuvio in fiamme, chiesto il processo per due dirigenti regionali: «Concorso in incendio colposo»

Vesuvio in fiamme, chiesto il processo per due dirigenti regionali: «Concorso in incendio colposo»
di Dario Sautto
Venerdì 24 Luglio 2020, 12:00
3 Minuti di Lettura

L'estate degli incendi sul Vesuvio è lontana tre anni, ma per quella incredibile sequenza di roghi dolosi si muovono i primi passi processuali. La Procura di Napoli sostituto procuratore Francesca De Renzis, pm della sezione Ambiente fino a due mesi fa coordinata da Nunzio Fragliasso ha chiesto il processo per il dirigente regionale del Servizio generale per la Protezione Civile Massimo Pinto e per il suo predecessore nello stesso incarico, Italo Giulivo. Gli inquirenti contestano a entrambi i reati di omissione di atti di ufficio e concorso in incendio colposo, accuse dalle quali si difenderanno già in sede di udienza preliminare. Una terza persona, individuata come il primo piromane di quella tremenda estate sul Vesuvio, è nel frattempo deceduta. Quegli incendi furono devastanti e causarono la distruzione di ben 8,7 chilometri quadrati delle pendici del vulcano. Ma Vesuvio vuol dire anche discariche abusive. Due emergenze da bloccare a tutti i costi. Da ieri, gli investigatori hanno finalmente uno strumento in più per il contrasto «in diretta» dei vari reati ambientali. Alla presenza proprio del procuratore di Torre Annunziata Nunzio Fragliasso e dell'aggiunto Pierpaolo Filippelli sono state attivate le due sale di regia per le 32 telecamere installate nelle strade d'accesso al Vesuvio e in punti strategici attorno al vulcano. Fino ad ora, infatti, le telecamere erano collegate solo a un server che registrava le immagini da poter visionare successivamente. Grazie all'input arrivato nelle ultime settimane proprio dalla Procura oplontina, quelle telecamere sono state allacciate a due sale di regia, dalle quali è ora possibile assistere in diretta ad eventuali scarichi abusivi o inneschi di incendi.
 

 

Le due sale «live» dal Vesuvio sono ospitate presso la sede della Stazione forestale di Ottaviano e al comando Carabinieri Nucleo Forestale di San Sebastiano al Vesuvio. Erano presenti alla cerimonia anche il colonnello Antonio Lamberti e il presidente dell'Ente Parco Nazionale del Vesuvio, Agostino Casillo, che ha reperito i fondi e messo a disposizione alcuni professionisti per far partire le sale. Una zona, quella del Parco del Vesuvio, che abbraccia comuni come Ercolano, Torre del Greco, Boscotrecase e Terzigno, che ricadono sotto la competenza di tre Procure differenti Napoli, Torre Annunziata e Nola con vari reparti delle forze dell'ordine impegnati in sinergia nella lotta ai reati ambientali. Effettuati anche sopralluoghi nei luoghi in cui erano stati innescati incendi e dove sono state sequestrate alcune discariche abusive. Appena 24 ore prima, infatti, i carabinieri della compagnia di Torre Annunziata avevano messo in campo una task-force anti discariche, agli ordini del maggiore Simone Rinaldi, grazie all'ausilio di un elicottero del nucleo elicotteristi di Pontecagnano. Nelle aree a ridosso e all'interno del Parco del Vesuvio sono state sequestrate quattro discariche. A Boscotrecase, i carabinieri della stazione di Trecase e i Forestali della stazione di Boscoreale hanno scoperto siti di sversamento in località Fruscio con scarti di lavorazioni edili, parti di carrozzeria di veicoli, rifiuti ingombranti di vario genere, scarti vegetali e plastiche varie. Le telecamere presenti in zona porteranno ad individuare i responsabili. A Terzigno denunciato un 45enne che trasportava rifiuti su un camion.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA