Il day after di Pasquetta in alcuni punti del parco del Vesuvio anche quest'anno ha presentato un conto salato. E a pagare, come sempre, è l'ambiente e un sito naturalistico, patrimonio Unesco, che richiama visitatori da tutto il mondo ma non è ritenuto degno del rispetto e della tutela da parte di molti residenti. Proprio questi ultimi, provenienti da Napoli e provincia, hanno lasciato scenari da campi di battaglia dopo le tradizionali scampagnate del lunedì dell'Angelo. Non dappertutto: a conti fatti il bilancio è stato molto migliore di quello dello scorso anno, molto ha giocato la campagna di sensibilizzazione dell'Ente Parco nazionale per una Pasquetta ecosostenibile e «plasticfree», la presenza dei carabinieri forestali che hanno elevato multe ad alcuni trasgressori e la presenza, sul fronte di Torre del Greco, dei volontari che hanno frenato l'invasione dei rifiuti. E chi ha sporcato - ha detto il presidente dell'Ente Parco, Agostino Casillo - pagherà, perché la polizia municipale ha individuato i numeri di targa grazie alla presenza delle telecamere.
LO SCEMPIO
Lunedì era la Giornata mondiale della Terra. Invece, alle pendici del vulcano più famoso del mondo si è consumato il solito scempio. Soprattutto nelle aree verdi del versante di Torre del Greco, in via Vesuvio ad Ercolano e in alcune pinete del fronte di Terzigno: orde di gitanti, per lo più giovani, hanno trascorso ore a mangiare, bivaccare, alzare il gomito e sfrecciare senza casco sugli scooter tra i pini secolari, senza degnarsi prima di andar via di raccogliere gli scarti del loro passaggio nei sacconi e depositarli sul ciglio della strada per la raccolta da parte delle ditte della Nettezze urbana. Nè di ammucchiarli per agevolare le operazioni di pulizia. Così ieri mattina sono stati ritrovati teli da picnic ancora apparecchiati con stoviglie di plastica, chili e chili di carne cruda non consumata, resti di casatielli e pasticci pasquali, cartacce di ogni tipo, cataste di legno per la brace, barbecue usati e poi gettati e persino la carcassa di uno scooter accanto ad una quercia speciale, detta roverella.
I NUMERI
«Questi sparuti gruppetti di incivili - dice Casillo - non devono infangare il lavoro di tutti gli operatori (ristoratori, albergatori, guide turistiche, esercenti) che in questo weekend di Pasqua hanno accolto in maniera professionale e calorosa, come noi vesuviani sappiamo fare, le decine di migliaia di turisti che in maniera rispettosa e disciplinata hanno goduto del nostro territorio». In effetti i numeri sono di tutto rispetto: soltanto al Gran Cono del Vesuvio (sentiero n5 del Parco Nazionale del Vesuvio) sono stati totalizzati 12.373 ingressi in tre giorni (sabato, domenica e lunedì), che l'anno scorso nello stesso periodo erano stati 10.073. Un saldo attivo, quindi, del 23 per cento in più. Parole dure anche da parte del sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto. «Rabbia, dolore e schifo - ha detto - per questi barbari che imbrattano il parco nazionale. Chi ha sporcato deve pagare. Sconti a nessuno». Domenica a Ercolano è prevista una prima giornata di pulizia da parte delle associazioni di volontari.
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Vesuvio, incastrati dalle telecamere
gli imbrattatori dei picnic a Pasquetta
di Francesca Mari
Mercoledì 24 Aprile 2019, 09:24
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