Via De Roberto, tornano i mercatini rom. La IV Municipalità: «Servono più vigili»

Via De Roberto, tornano i mercatini rom. La IV Municipalità: «Servono più vigili»
di Antonio Folle
Domenica 28 Giugno 2020, 19:43 - Ultimo agg. 19:51
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Altro che distanziamento sociale e igienizzazione delle strade. Con lo "sblockdown" a via De Roberto, al confine tra la VI e la IV Municipalità, sono tornati più prepotenti di prima i maxi mercatini della monnezza gestiti dai rom. Centinaia di persone ammassate per un mercatino delle "pulci" che occupa di prepotenza ogni spazio disponibile fino a creare enormi assembramenti di venditori e di potenziali acquirenti che si aggirano in zona a caccia di affari. Un mercato senza alcuna regola che comincia il sabato pomeriggio e che resta in zona fino alla domenica mattina inoltrata. Vere e proprie occupazioni di suolo pubblico abusive favorite dalla scarsità di controlli nella strada a cavallo tra due importanti Municipalità cittadine.
 
 

Una situazione, quella di via De Roberto, che va avanti ormai da diversi anni. Più volte i cittadini hanno fatto sentire la loro voce contro lo scempio dei mercatini dove si vendono merci raccolte tra i cassonetti, merci di provenienza illecita e, si vocifera, fin anche stupefacenti. Un degrado inaccettabile, ancora di più in un periodo storico dove il distanziamento sociale dovrebbe essere la regola principale. Alla fine di ogni mercato, inoltre, sono necessari importanti - e costosi - lavori di pulizia da parte delle squadre di Asìa per riportare un minimo di decoro in strada. 

Anche la IV Municipalità ha fatto sentire la sua voce contro un mercato che anche oggi occupava praticamente per quasi tutta la sua lunghezza via De Roberto. Il quarto parlamentino guidato da Giampiero Perrella ha chiesto alla Polizia Municipale un ulteriore sforzo per ripristinare l'ordine e la legalità sul territorio, sottolineando le condizioni di vita molto poco dignitose a cui sembrano essere condannate le periferie della città. 

«Da diverso tempo la situazione a via De Roberto è catastrofica - denuncia il vicepresidente della IV Municipalità Ferdinando Apice - come Municipalità abbiamo chiesto al Comune maggiore impegno sul fronte dei controlli, stabilendo controlli straordinari da parte della Polizia Municipale il sabato notte e la domenica mattina. Con maggiori controlli sul territorio - prosegue Apice - si potrebbero risparmiare le migliaia di euro necessarie ogni volta per gli interventi di pulizia straordinari da effettuare quando i mercatali abusivi vanno via. Questo - punta il dito il numero due del parlamentino di Gianturco - di sicuro non è mettere al centro del proprio mandato le periferie. I cittadini che vivono in periferia pagano le stesse tasse che pagano i cittadini che vivono al centro, ma sono costretti a vivere in una situazione molto poco dignitosa. Oggi più di ieri, con la questione legata agli assembramenti e al Coronavirus, la situazione è ancora più grave e non si possono tollerare inadempienze sul fronte dei controlli. Come Municipalità - conclude - non possiamo non constatare che, nonostante i nostri numerosi solleciti, al momento non c'è alcun impegno concreto da parte del Comune di Napoli». 

A febbraio 2017 il sindaco di Napoli, in un lungo post su Facebook affermava di avere l'obbiettivo di abbattere il concetto stesso di periferie. Ad oggi i cittadini che vivono a Barra, Ponticelli, Scampia, San Pietro a Patierno, Secondigliano o, peggio, nelle nuove "periferie del centro", aree geograficamente a cavallo del centro cittadino ma con gli stessi problemi storici che affliggono i quartieri periferici, fanno ancora fatica a vedere la rigenerazione urbana promessa nell'ultimo decennio. Rigenerazione urbana promessa ma mai effettivamente realizzata. L'abbattimento di una delle vele di Scampia - i lavori sono ancora in corso - è decisamente troppo poco per chi, anni fa, ha dato fiducia all'amministrazione targata de Magistris sperando in un rilancio dei quartieri periferici di Napoli. 
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