Via Marina, ultimatum della Regione
«Restyling in un anno o addio fondi»

Via Marina, ultimatum della Regione «Restyling in un anno o addio fondi»
di Pierluigi Frattasi
Domenica 6 Maggio 2018, 13:15
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Meno di un anno per finire i lavori di via Marina o si rischia di perdere i soldi già spesi: oltre 11 milioni e mezzo di euro, con i cantieri fermi al 75%. A suonare la campana d'allarme è la Regione Campania, che lancia l'ultimatum: «L'opera deve essere completata, collaudata, funzionante e rendicontata entro il 31 marzo 2019, altrimenti si rischia di dover restituire i soldi: a cominciare dai 5 milioni già erogati con la programmazione dei fondi europei Por Fesr 2007-2013». Un countdown che scorre veloce, mentre Comune e ditta sono impegnati nel braccio di ferro della rescissione contrattuale, con lo spettro di possibili contenziosi forieri di futuri debiti fuori bilancio, e le prospettive ancora incerte sulle ipotesi di prosecuzione, tra lo scorrimento della graduatoria del 2015 che vede in cima alla lista la Romeo Gestioni e una nuova gara che potrebbe richiedere almeno 2-3 mesi, al netto di possibili ricorsi.

Chiusa la partita amministrativa, comincerà, poi, quella dei lavori veri e propri: resta ancora quasi un chilometro da fare, mentre i 2 già realizzati vanno rifiniti. Lavori che per gli esperti del settore richiederanno almeno un anno, a meno di miracoli e sprint sul filo del rasoio. Una corsa contro il tempo con un traguardo già segnato a distanza di 11 mesi da oggi. Il termine per la rendicontazione dei lavori di via Marina è stato già notificato al Municipio da Palazzo Santa Lucia. «La scadenza - spiega l'assessore regionale Serena Angioli, con delega ai fondi europei - è fissata al 31 marzo 2019. Entro quella data via Marina deve essere completata, funzionante e rendicontata. È questo l'impegno che abbiamo assunto come Regione, Comune e Commissario europeo. Il restyling di via Marina è partito con un finanziamento dei fondi europei Por Fesr 2007-2013, ma non essendo stato completato in tempo, entro il 2015, è stato rifinanziato e riassegnato sui fondi Poc (Programma operativo complementare, ndr) 2014-2020». Si tratta di risorse del fondo nazionale di rotazione destinato alle Regioni. Con il nuovo programma di fondi europei, infatti, non era possibile finanziare infrastrutture viarie. Per questo motivo si è dovuto rifinanziare via Marina con i fondi Poc. «Solo una parte dell'opera, circa 5 milioni di euro - precisa Angioli - è stata finanziata con i fondi europei, mentre altri 6,6 milioni sono stati coperti con i fondi Poc 2014-2020. Questo non vuol dire che l'opera non sia più assoggettata a limiti di tempo, visto che il progetto è nato all'interno dei Fesr segue ancora quelle regole di scadenza, che prevedono appunto il termine di marzo 2019.

 
Lo stesso discorso vale anche per i fondi della Linea 6». Cosa succede se non si riesce a rendicontare entro marzo? «È un grande problema, perché vengono messi in discussione anche i fondi già acquisiti, compresi i 5 milioni del Por. Praticamente se si accertano inadempimenti e irregolarità, si devono restituire i soldi. Ma è presto per tirare le somme, le norme disciplinano nel dettaglio le casistiche. Vanno considerati eventuali contenziosi. Ragioneremo di fronte ai casi concreti. La Regione è sempre stata in regola con i finanziamenti al Comune, che è il soggetto beneficiario - che ha fatto l'appalto ed è responsabile del cantiere - il quale poi provvede a pagare la ditta. Il meccanismo prevede che la Regione dia un anticipo iniziale per partire, e poi che si paghino mano a mano gli stati di avanzamento lavoro appena vengono rendicontati. Mettere in discussione i fondi già pagati è un rischio che non dobbiamo correre». «Le risorse per via Marina ci sono - conclude Angioli - e sono disponibili nel programma Poc 33 milioni di euro, dei quali abbiamo già liquidato 6,6 milioni. Che si aggiungono ai 5 milioni già impegnati con i Por 2007-2013».
I lavori di via Marina sono andati estremamente a rilento. Come emerge dal riepilogo delle spese, a consuntivo della rendicontazione, effettuato dalla Regione Campania con decreto 33 del 10 luglio scorso, al 31 dicembre 2013, il Comune di Napoli aveva ricevuto da Palazzo Santa Lucia per Napoli Est ben 41 milioni di euro. Ma di questa cifra il Municipio è riuscito effettivamente a spendere per l'area orientale solo 9,8 milioni (2,5 per via Marina, 2,4 per altre strade come via Ferraris e via Brecce, qualche centinaio di migliaia di euro per il sistema fognario di Volla e il restyling di corso San Giovanni). Mentre altri 28 milioni sono stati dirottati, previa autorizzazione, su altri cantieri come le stazioni metropolitane Linea 1 (17 milioni), Linea 6 (10 milioni) e Mostra d'Oltremare (653mila euro). Non solo. Dei 9 milioni spesi, il Comune ha certificato solo 5 milioni. Cosicché la Regione, con il decreto di luglio, ha chiesto la restituzione tramite bonifico di ben 8,2 milioni.
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